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Premio Ermanno Olmi 2019: i vincitori

Mercoledì 11 dicembre sono stati designati i vincitori della prima edizione del Premio Ermanno Olmi 2019, concorso che promuove e valorizza i cortometraggi di giovani registi. 

La giuria composta da Fabio Olmi (direttore della fotografia), Maurizio Zaccaro (regista, produttore cinematografico e sceneggiatore), Paola Suardi (consulente di comunicazione), Angelo Signorelli (direttore artistico di Bergamo Film Meeting) e Adriano Piccardi (direttore della rivista «Cineforum»), ha dichiarato vincitore il corto di finzione Da-Dzma di Jaro Minne (Georgia, Belgio 2019), seguito dal documentario Nacht Ueber Kepler 425b di Ben Voit (Germania 2019) e dal film documentario d'animazione Inside me di Maria Trigo Teixeira (Germania 2019). Una menzione speciale è andata al film di finzione Fame di Luca Buzzi Reschini (Italia 2019). 

Alle prime tre opere classificate, tra le quasi cento pervenute, viene riconosciuto un premio in denaro, rispettivamente, di 1.200€, 500€ e 300€.

Il Premio Ermanno Olmi è promosso da Comune di Bergamo, con il supporto organizzativo di FIC – Federazione Italiana Cineforum, la collaborazione di Bergamo Film Meeting Onlus e il sostegno di Fondazione MIA – Congregazione Misericordia Maggiore Bergamo.

Di seguito, le trame dei film vincitori:

I PREMIO

Da-Dzma (Una sorella e un fratello [t.l.], Jaro Minne, Georgia-Belgio 2019, 15’)
È inverno in un piccolo e remoto villaggio della Georgia. Una ragazza di quindici anni cerca di avvicinarsi al fratello più grande proprio nel momento in cui lui decide di lasciare la propria casa per cercare lavoro all’estero.

II PREMIO

Nacht Ueber Kepler 452b (Notte sopra Kepler 452b [t.l.], Ben Voit, Germania 2019, 14’)
È cominciata la stagione fredda e molte persone, alla ricerca di un posto caldo, non ricordano l’ultima volta che hanno dormito in un letto. Frammenti di conversazione diventano pensieri collettivi e da qualche parte, lontano, il Kepler 452b sta orbitando attorno a un sole sicuramente più caldo del nostro.

III PREMIO

Inside Me (Dentro di me [t.l.], Maria Trigo Teixeira, Germania 2019, 5’)
Una decisione definitiva circondata da sentimenti contrastanti. Una giovane donna ricorda la sua esperienza di aborto, in una danza disperata di linee nere che simulano l’alternanza tra gioia e dolore di una situazione irrimediabile.

MENZIONE SPECIALE

Fame (Luca Buzzi Reschini, Italia 2019, 11’)
Esiste un tipo di fame che non si può saziare, quella di chi deve crearsi un futuro partendo da zero. Per Omar, il rap non è solo una passione ma è l’occasione di trasformare un’esistenza sfortunata in una storia incredibile.