Mike Flanagan

Doctor Sleep

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Se “ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”, come da abusatissima citazione wallaciana, questa storia di fantasmi è – anche e soprattutto – una storia d’amore. A più livelli. L’amore è quello di Stephen King per “Shining”, il suo romanzo del 1977, oggi ricordato dai più (e a ragione) per la versione cinematografica kubrickiana, notoriamente detestata dallo scrittore. Scriverne un sequel, per quanto sui generis, come “Doctor Sleep, è un tentativo di riappropriarsi di qualcosa di cui ci si sente scippati: una creazione che è sfuggita di mano, che è stata sottratta e resa celebre (e migliore) da qualcun altro.

La toppa su un tradimento e insieme il tentativo di superarlo. L’amore è quello, triplice, di Mike Flanagan (che del Doctor Sleep sugli schermi è autore totale: regista, sceneggiatore e montatore): per il genere, per lo stesso King (a cui regala quel finale incendiario che lo scrittore aveva scelto per il suo Shining e che il film del 1980 aveva invece rinnegato), e per Kubrick, di cui ha il coraggio (l’impudenza?) di reimmaginare e reinterpretare intere sequenze, mutandole addirittura di senso. Di amore (e per amore) impara a vivere Danny Torrance, la cui tara paterna lo mantiene in bilico sul crinale dell’etilismo, almeno finché non incontrerà Billy Freeman (Cliff Curtis), un uomo che avrà fiducia in lui, gli troverà un lavoro e lo accompagnerà alle sedute degli alcolisti anonimi.

Così, dopo Dick Hallorann (Scatman Crothers in Shining, Carl Lumbly in Doctor Sleep), il cuoco dell’Overlook che gli insegna a convivere con la sua chiaroveggenza, a salvare Danny è ancora una volta un sostituto della figura paterna. Perché Doctor Sleep è anche un film di padri putativi che imparano a prendersi cura dei figli in cui si sono imbattuti, laddove Shining (libro e film) sanciva invece il fallimento tragico di un genitore biologico. Danny (da adulto Dan, Ewan McGregor) adesso usa la luccicanza per aiutare gli ospiti di una casa di riposo a passare dall’altra parte. E lo fa offrendo tutto l’amore di cui è capace: come quando accompagna alla morte un anziano, canticchiando con lui una canzone che il vecchio sentiva provenire “da quella radio poggiata sul bancone di lavoro” (immagine limpidamente kinghiana). Lo stesso Dan, ribaltando in maniera perfettamente speculare il destino toccatogli in sorte, dovrà «farsi padre» per difendere una ragazzina, Abra, dall’esuberanza della sua luccicanza, minacciata dal Vero Nodo: una setta composta da hippie vampiri post-mansoniani che, guidati dalla leader Rose Cilindro (Rebecca Ferguson), uccidono bambini per rubarg loro lo shining e cibarsene.

Nel gran finale ambientato in un Overlook Hotel che ormai è uno stato mentale – che l’edificio possa essere una proiezione dei ricordi di Danny lo dicono dettagli architettonici (la scalinata su cui Wendy affrontava il marito brandendo la mazza da baseball) e di interior (la carta da parati, la geometria della moquette), diversi dagli originali quel tanto che basta a creare un effetto straniante – Dan, prima di salvare Abra, dovrà correre il rischio di diventare il padre che Jack Torrance è stato per lui: una sequenza vertiginosa in cui è impossibile non pensare all’alcolismo che, per anni, ha accompagnato la vita e la carriera dello stesso King. Solo allora, solo dopo essersi confrontato col suo peggior rimosso, Danny potrà compiere il suo gesto d’amore più grande: sacrificarsi per “sua” figlia liberando i fantasmi del passato che aveva imparato a tenere a bada, rinchiudendoli in bare mentali per controllarli. Fare i conti col passato per metterlo a tacere una volta per tutte, dunque: esattamente quello che King, attraverso Doctor Sleep, ha fatto con Shining.

 

Doctor Sleep
Usa, 2019, 153'
Titolo originale:
Doctor Sleep
Regia:
Mike Flanagan
Sceneggiatura:
Mike Flanagan
Fotografia:
Michael Fimognari
Montaggio:
Mike Flanagan
Musica:
The Newton Brothers
Cast:
Bruce Greenwood, Carl Lumbly, Cliff Curtis, Emily Alyn Lind, Ewan McGregor, Jacob Tremblay, Kyliegh Curran, Rebecca Ferguson, Zahn McClarnon
Produzione:
Intrepid Pictures, Vertigo Entertainment
Distribuzione:
Warner Bros. Pictures

Ancora irrimediabilmente segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la “luccicanza”. Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità. Formando un’improbabile alleanza, Dan e Abra si impegnano in una brutale lotta tra la vita e la morte contro Rose. L’innocenza di Abra e l’intrepida consapevolezza della sua Luccicanza costringono Dan a invocare i suoi stessi poteri come mai prima d’ora – affrontando immediatamente le sue paure e risvegliando i fantasmi del suo passato.

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