Paul Andrew Williams

Due mostri sacri e una partitura lacrimosa

film review top image

Marion è una donna anziana, amante della vita e del bel canto, che pratica in un coro locale insieme a diversi coetanei. Suo marito Arthur, al contrario, è un uomo scorbutico, incapace di comprendere suo figlio e di accettare la passione di Marion per la musica. La grave malattia della moglie lo porterà a ripensare alla sua intera esistenza, a scoprire il valore degli affetti come unica arma per combattere la solitudine e la disperazione.

Presentato al Toronto Film Festival 2012, Una canzone per Marion (Song for Marion, 2012) è un funzionale mix tra dramma e commedia che, seppur con qualche banalità narrativa di troppo, riesce a commuovere ed emozionare, soprattutto nelle prime battute, quando viene descritto lo struggente rapporto tra due coniugi così diversi eppure così innamorati l’uno dell’altra.

Più che a una regia piuttosto ordinaria, i meriti della pellicola sono, indiscutibilmente, da attribuire a due interpreti in stato di grazia: Terence Stamp (Arthur), intenso come non lo vedevamo da tempo, e Vanessa Redgrave (Marion), semplicemente sublime per tutti i minuti in cui è al centro della scena. Ai due mostri sacri si può aggiungere una segnalazione per la solida performance di Gemma Arterton nei panni della giovane direttrice del coro.

Piuttosto scontato il paragone con Quartet (anche quest’ultimo inserito nel programma della kermesse canadese dello scorso anno) per caratterizzazione dei personaggi e riferimenti musicali, ma mentre l’esordiente regista Dustin Hoffman ha puntato su toni leggeri e ironici, Paul Andrew Williams (arrivato al quarto lungometraggio) rischia di appesantire eccessivamente la sua partitura cercando di far scendere allo spettatore più lacrime del necessario.

Ovviamente impossibile invece un paragone con Amour di Michael Haneke: al di là delle evidenti differenze qualitative, in Una canzone per Marion il dramma coniugale non si esaurisce tra le mura domestiche, ma diventa un’occasione per guardare all’esterno, alla ricerca di una nota sonora in grado di dare un senso a un’esistenza che non sembra più averne.

Una canzone per Marion
Regno Unito, Germania, 2012, 93'
Titolo originale:
Song for Marion
Regia:
Paul Andrew Williams
Sceneggiatura:
Paul Andrew Williams
Fotografia:
Carlos Catalan
Montaggio:
Dan Farrell
Musica:
Laura Rossi
Cast:
Terence Stamp, Vanessa Redgrave, Gemma Arterton, Christopher Eccleston
Produzione:
Steel Mill Pictures, Coolmore Productions, Egoli Tossell Film, Film House Germany
Distribuzione:
Lucky Red

Arthur ha settant’anni e un pessimo carattere. Marion, sua moglie, si diverte con il coro del quartiere, cosa che Arthur trova assurda e ridicola. Quando si trova ad affrontare la malattia della moglie però, spinto anche dalla giovane direttrice del coro Elizabeth a guardare la passione di Marion sotto un’altra prospettiva, Arthur è costretto a cambiare il proprio approccio all’esistenza. Trasportato dal fascino della musica, il burbero pensionato arriva a capire l’importanza di abbandonarsi ai propri sentimenti recuperando anche il rapporto con il  loro unico figlio James.

poster