Laurie Anderson

Heart of a Dog

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«La questione al centro di Heart of a Dog è: che cosa sono le storie? Come sono fatte e come sono raccontate? Dall’inizio alla fine mi ha guidato lo spirito di David Foster Wallace, il cui “ogni storia d’amore è una storia di fantasmi” è stato il mio mantra».

Così Laurie Anderson sul proprio “film saggio”: la visione rapsodica di una donna sopravvissuta a tante scomparse. Quella della madre; degli amici (Gordon Matta-Clark); della cagnolina Lolabelle; del marito (Lou Reed); e di una certa idea d’America, che dopo gli attentati del 2001 si è scoperta fragile, insicura. Una debolezza che il colosso statunitense ha manifestato nelle reazioni agli atti terroristici, adottando misure di tolleranza repressiva, dove la sfera quotidiana è stata messo sotto sequestro da innumerevoli schermi di videosorveglianza che hanno assorbito il reale rendendolo ininterrottamente ipervisibile: ognuno è monitorato da un occhio meccanico che tutto inquadra con l’imperturbabile angoscia di una rappresentazione senza fine.

Tante storie per un’unica voce, quella della Anderson. E non potrebbe essere altrimenti: a poter raccontare è soltanto chi resta. Una lunga narrazione in cui provare a dare conto a tutti quegli incontri che hanno trasformato un’esistenza in quella che è, perché, come scrive Jean Gent, «di loro resta soltanto ciò che resta di me: io sono soltanto grazie a loro». Visivamente il film procede tra animazione, home movies dell’artista da bambina, immagini sperimentali e grafica in movimento; un andamento onirico-allucinatorio che ricorda il bardo della filosofia buddista (a cui la regista è legata), lo stadio intermedio tra morte e rinaxscita, uno stato in cui la coscienza acquisisce un corpo mentale simile a quello del sogno e ha il potere di raggiungere qualsiasi luogo, e qualsiasi momento senza alcun ostacolo.

Heart of a Dog si chiude sulle immagini e sui versi di Lou Reed, a cui il film è dedicato; è lui, con le strofe di Turning Time Around, a rivelare l’unica verità: «Avere indietro il tempo, ecco cos’è l’amore / riavere il tempo si, ecco cos’è l’amore». 

Heart of a Dog
Usa, 2015, 75 min
Titolo originale:
Heart of a Dog
Regia:
Laurie Anderson
Sceneggiatura:
Laurie Anderson
Fotografia:
Joshua Zucker Pluda, Laurie Anderson, Toshiaki Ozawa
Montaggio:
Katherine Nolfi, Melody London
Musica:
Laurie Anderson
Cast:
Laurie Anderson, Lolabelle (la cagnetta)
Produzione:
Canal Street Communications
Distribuzione:
Canal Street Communications

Film-saggio, Heart of a Dog è un racconto personale che esplora i temi dell'amore, della morte e del linguaggio. Al centro, una meditazione visiva e poetica sul "bardo". La voce della regista è una presenza costante mentre, si snodano, come in una corrente, le storie del suo cane Lolabelle e di sua madre, le fantasie dell'infanzia, oltre a teorie filosofiche e politiche. Il linguaggio visivo spazia tra animazione, film a 8mm dell'infanzia dell'artista, immagini stratificate e grafica in movimento ad alta velocità

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