Cedric Nicolas-Troyan

Il cacciatore e la regina di ghiaccio di Cedric Nicolas-Troyan

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Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

Una delle frasi memorabili che ha caratterizzato l’infanzia della maggior parte dei bambini di tutto il mondo, si rivela anche l’affermazione cardine di un progetto loffio quale è Il cacciatore e la regina di ghiaccio, che tuttavia nasconde al suo interno una tendenza produttiva e industriale sempre più consolidata sulla quale vale la pena spendere due parole.

Hollywood si guarda allo specchio. Ogni casa di produzione contempla se stessa e si interroga sul potere economico che può esercitare all’interno del mercato cinematografico. Pochi i nuovi spunti, tanti (se non troppi) quelli vecchi rivisitati. L’usato garantito è ormai all’ordine del giorno e la tendenza di riciclare quanto di buono si è fatto in passato per riproporlo a un pubblico differente sembra proprio l’idea alla base di questa saga per adolescenti (non più per bambini) in cui non solo le principesse indossano armature e spade per combattere battaglie epiche, ma anche il linguaggio e le situazioni drammaturgiche si prendono libertà sempre maggiori.

In anni in cui la parola “crisi” è ormai utilizzata per qualsiasi contesto (economico, artistico, morale), il cinema ha già dimostrato come preferisca rifugiarsi in un passato aureo ben più solido nel quale provare a ritrovare l’ispirazione perduta per riuscire a orientarsi nella desolazione contemporanea. Il cacciatore e la regina di ghiaccio vorrebbe partire proprio da qui ma non solo paga lo scotto di essere il secondo capitolo di una saga incentrata proprio su questo principio, non aggiungendo nulla di nuovo a quanto già suggerito dal precedente Biancaneve e il cacciatore (2012), ma non trova nemmeno la forza necessaria per indossare un abito che, seppur canonico e prevedibile, si dimostri cucito come si deve.

Cedric Nicolas-Troyan si siede sugli allori di un cast di grande richiamo e di un genere molto popolare e amato dai più giovani per firmare un lavoro privo di nerbo e concentrato semplicemente a intrecciare cliché convenzionali autocelebrativi: la bellezza dei costumi disegnati da Colleen Atwood, la forza palpabile dell’interpretazione di Charlize Theron e le figure comiche dei nani mirate a stemperare la tensione sono tasselli validi all’interno di un mosaico che fatica notevolmente a restituire un disegno omogeneo e ben delineato.

Così, proprio come la temibile Ravenna non può far altro che apprendere la dura verità da parte dello specchio venendo letteralmente scalzata dal trono della bellezza, anche Il cacciatore e la regina di ghiaccio vive di vanto e di riflessi precari, in attesa che qualcun altro prenda il sopravvento. Rischio davvero prossimo e imminente se il tiro non viene corretto al più presto.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio
USA, 2016, 114'
Titolo originale:
The Huntsman: Winter's War
Regia:
Cedric Nicolas-Troyan
Sceneggiatura:
Craig Mazin, Evan Daugherty, Evan Spiliotopoulos
Fotografia:
Phedon Papamichael
Montaggio:
Conrad Buff IV
Musica:
James Newton Howard
Cast:
Alexandra Roach, Amelia Crouch, Annabelle Dowler, Charlize Theron, Chris Hemsworth, Colin Morgan, Conrad Khan, Edd Osmond, Emily Blunt, Jadey Duffield, Jessica Chastain, Jonathan Buckhouse, Kara Lily Hayworth, Karl Farrer, Lynne Wilmot, Madeleine Worrall, Mark Haldor, Nick Frost, Ralph Ineson, Rob Brydon, Robert Portal, Sam Claflin, Sam Hazeldine, Sarah Sharman, Shalini Peiris, Sheridan Smith, Sope Dirisu, Sophie Cookson, Yusuf Hofri, Zoe McLane
Produzione:
Roth Films, Universal Pictures
Distribuzione:
Universal Pictures

Dagli stessi produttori di Maleficient arriva il secondo capitolo della saga cominciata nel 2012 con Biancaneve e il cacciatore  che annovera nel cast nomi di pesa come Charlize Theron, Jessica ChastainEmily Blunt.

La stori è quella di Ravenna, regina malvagia nonché matrigna di Biancaneve, e del suo conflitto conla sorella Freya destinata a spodestarla dal trono della bellezza. Quest'ultima annientata dal dolore per la perdita della figlia decide di bandire l'amore dal suo regno con lìuso della magia nera e con un esercito di ragazzini cui è fatto divieto di amare. Tra questi anche Eric e Sara, che però non vogliono rinunciare al loro amore. 

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