Jafar Panahi

La forza delle idee

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Il cinema di Jafar Panahi sorprende sempre. La disarmante semplicità delle piccole grandi storie attraverso cui l'autore iraniano racconta il suo Paese è un fiore delicato che pare ogni volta destinato a spezzarsi sotto la violenza di un governo nemico della rappresentazione del vero, che preferisce nascondere brutture e ingiustizie.

Costretto agli arresti, privato della libertà di lasciare l'Iran e di girare film per vent'anni per motivi politici, Panahi porta avanti una protesta silenziosa ma non muta, priva di gesti clamorosi, che aggirando i divieti imposti sfrutta il mezzo cinematografico quale veicolo d'espressione. In questa ottica Taxi Teheran si dimostra uno dei lavori più efficaci della sua opera, se non il più efficace in assoluto.

Pur nella estrema essenzialità stilistica – una videocamera che registra dialoghi e situazioni nell'abitacolo di un taxi guidato dal regista stesso – il film riesce a farsi documento importante del suo tempo e della realtà che riporta. Le storie dei dieci passeggeri, alcuni anche ignari di essere filmati, si fanno spaccato di una società soffocata e soffocante, che limita la libertà individuale condizionando comportamenti e pensieri secondo una mentalità rigida ed estremamente conservatrice.

Ma sono anche storie di resistenza, come quella del noleggiatore di DVD che traffica clandestinamente film vietati in patria perché stranieri, convinto di fare un lavoro culturalmente indispensabile, o l'avvocatessa militante allontanata dall'Ordine per le sue idee. E soprattutto quella di Panahi, che volutamente non approfitta mai della sua posizione né delle occasioni che si presentano per inveire contro il governo, lui che ne avrebbe ogni diritto.

Di fronte ai dubbi della nipotina sulle norme di autocensura volute dal regime per chiunque voglia fare cinema, così come agli inquietanti resoconti di realtà carceraria riportati dalla donna di legge, il regista si limita a sorridere. Un sorriso amaro e sardonico al tempo stesso che vale più di mille parole, consapevole che se la paura ostacola l'agire collettivo non può però fermare le idee.

Taxi Teheran
Iran, 2015, 82'
Titolo originale:
Taxi
Regia:
Jafar Panahi
Sceneggiatura:
Jafar Panahi
Montaggio:
Jafar Panahi
Cast:
Jafar Panahi
Produzione:
Jafar Panahi Film Productions

Seduto al volante del suo taxi, Jafar Panahi percorre le animate strade di Teheran. In balia dei passeggeri che si susseguono e si confidano con lui, il regista tratteggia il ritratto della società iraniana di oggi, tra risate ed emozioni.

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