Luc Besson

No, non è Nikita

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Quanto è caduto in basso Luc Besson.

La carriera del regista francese prosegue il suo inarrestabile declino (dopo Arthur e la guerra dei due mondi, The Lady e Cose nostre – Malavita) con Lucy, la sua ultima fatica, scelta come pellicola inaugurale dell’ultimo Festival di Locarno.

Scarlett Johansson interpreta una ragazza costretta a prestarsi come corriere per un trafficante di droga. In seguito a un incidente assumerà, involontariamente, una sostanza sperimentale che le donerà nuovi poteri e la trasformerà in una vera e propria macchina da guerra.

Besson tenta di rialzare la testa con un soggetto avvezzo alle sue corde (incentrato su una “eroina” forte e spietata, sulla falsariga di Nikita, del 1990) ma il risultato è decisamente diverso da quello che avrebbe sperato. Indeciso su quale registro adottare (action movie? thriller paranormale? fantascienza?), costruisce un lungometraggio sgangherato, confuso e mai interessante.

Nonostante si tratti di un (tentativo di) film visionario, il fascino è ai minimi termini e così le suggestioni che si perdono definitivamente dopo pochi minuti. Se la sceneggiatura è scontata, i difetti ancor più gravi risiedono in effetti speciali pacchiani e in una parte conclusiva vanamente ambiziosa e del tutto sopra le righe.

Anche il cast è sottotono, da una Scarlett Johansson poco intensa a uno spaesato Morgan Freeman, che veste i panni di un “ricercatore illuminato”.

 

Lucy
Francia , 2014, 89'
Regia:
Luc Besson
Sceneggiatura:
Luc Besson
Fotografia:
Thierry Arbogast
Musica:
Eric Serra
Cast:
Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Min-sik Choi, Amr Waked, Julian Rhind-Tutt, Pilou Asbæk
Produzione:
EuropaCorp, TF1 Films Production
Distribuzione:
Universal Pictures

La storia di una donna casualmente coinvolta in loschi affari ma comunque in grado di prendersi la rivincita sui propri ricattatori, trasformandosi in una spietata guerriera capace di superare ogni logica umana. 

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