Jon Watts

Spider-Man: Homecoming

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Il significato di questa nuova operazione Marvel è interamente racchiuso nel titolo del film: Homecoming. Si torna a casa, dunque. Non solo il personaggio del Uomo Ragno fa un passo indietro per ricominciare una nuova era, ma è la stessa casa di produzione miliardaria che ha intuito quanto sia necessario continuare a cambiare i propri connotati per stare al passo coi tempi.

Chiariamoci subito, Spider-Man: Homecoming è in tutto e per tutto un film Marvel. Gli amanti dei cinecomics vi ritroveranno tutti gli elementi che hanno reso prospero questo prodotto d’intrattenimento: eppure è impossibile non notare un cambio di rotta, un aggiornamento. La Marvel guarda ai nuovi spettatori, cambia target di riferimento e dà nuova vita (in tutti i sensi) a un personaggio scanzonato e ingenuo, un adolescente che più classico non si può (lo sfigato di turno alle prese con la giungla liceale) circondato da un mondo che ha sposato in maniera sostanziale la tecnologia.

Il Peter Parker interpretato da Tom Holland ha quindici anni, è già stato punto dal ragno senza che noi lo vedessimo, sogna di far parte degli Avengers di Tony Stark, ha un costume di ultimissima generazione, è innamorato di una coetanea afroamericana, ha come migliore amico un ragazzo sovrappeso dai lineamenti asiatici, deve fronteggiare un nemico tutto sommato docile e sua zia May è quanto di più lontano siamo stati abituati a vedere.

La Marvel ricomincia proprio da qui, dal supereroe più iconico, più famoso e popolare, dal personaggio da cui tutto è nato (per coloro che vedono nella trilogia di Raimi l’esplosione del fenomeno cinecomic), per cercare quella che potrebbe essere una nuova frontiera. Il film non si rivolge solamente ai giovanissimi alla ricerca di un nuovo idolo a cui tendere (il continuo slang adolescenziale, i gadget di ultimissima generazione o i riferimenti ai Lego, propri dell’immaginario nerd, sono le spie più evidenti di questa condotta), ma cerca di attirare l’attenzione del pubblico più adulto virando (in maniera furba e a lungo andare un po’ fastidiosa) le avventure di Spider-Man in un contesto che vorrebbe fare i conti con la contemporaneità.

Sotto la facciata patinata e politicamente corretta dell’integrazione e dell’accoglienza (a tale scopo sono mirate le scelte di casting per i personaggi secondari), l’America deve ancora fare i conti con sé stessa. Il villain di Michael Keaton nasce dall’oppressione di una classe dirigente spietata e cinica alla quale doversi ribellare. L’Avvoltoio, quindi, non ha alcun interesse a distruggere e/o conquistare il mondo; non vuole prendere in ostaggio i cittadini, organizzare un attentato o far conoscere a tutti il suo nome. Il (nuovo) antagonista Marvel rimane nei sobborghi, trafficando con armi illegali e combinando guai seri solo quando il giustiziere mascherato inizia a interferire con i suoi affari. Proprio in questo personaggio è racchiuso il vero interesse del film e allo stesso tempo il suo limite più grande: è infatti un peccato che Jon Watts non dedichi la giusta attenzione al passato e alla caratterizzazione di Keaton, preferendo sorvolare in maniera semplice e frettolosa per dedicarsi all’azione.

Si finisce così per mettere in secondo piano la voglia di novità, per chinare il capo e accogliere nuovamente le più comode logiche di mercato all’interno delle quali è impossibile sbagliarsi. Peccato. Ma la speranza che la prossima volta avremo a che fare con qualcosa di più determinato e significativo rimane. 

Spider-Man: Homecoming
Usa, 2017, 133'
Titolo originale:
Spider-Man: Homecoming
Regia:
Jon Watts
Sceneggiatura:
Chris McKenna, Christopher Ford, Erik Sommers, John Francis Daley, Jon Watts, Jonathan Goldstein
Fotografia:
Salvatore Totino
Montaggio:
Dan Lebental, Debbie Berman
Musica:
Michael Giacchino
Cast:
Donald Glover, Gwyneth Paltrow, Jacob Batalon, Jon Favreau, Laura Harrier, Laura Harrier, Marisa Tomei, Michael Keaton, Robert Downey Jr., Tom Holland, Tony Revolori, Zendaya
Produzione:
Columbia Picutres, Marvel Studios, Pascal Pictures
Distribuzione:
Warner Bros. Pictures

Un anno della vita scolastica alle superiori di Peter Parker, già morso da un ragno radioattivo, in procinto di diventare un supereroe.

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