Alberto Rodríguez

Un giallo morale

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La palude è luogo inospitale per eccellenza. In una regione-acquitrino nell’estremità meridionale della Spagna, angolo rurale alla foce del Guadalquivir, scompaiono due ragazze. Sul loro conto voci maligne che parlano di promiscuità sessuale, frasi a mezza bocca che rompono l’omertà esistenziale degli abitanti della zona.

Siamo nel 1980: la democrazia spagnola è in fasce, creatura fragile e ancora scossa dalla fine, solo all’apparenza morbida, della dittatura franchista. Ad indagare sulle giovani vengono mandati due poliziotti da Madrid, entrambi figli di quel tempo di transizione: uno, Pedro, rappresenta la nuova Spagna, decisa a rompere anche brutalmente con consuetudini troppo buie per essere dimenticate con un semplice schiocco delle dita; l’altro, Juan, è il passato prossimo della nazione, impersona i soprusi della polizia franchista, cerca con disincanto amaro di costruirsi nuove certezze.

Presto il ritrovamento dei cadaveri delle giovani donne innesca un precipitare degli eventi: la scoperta dell’esistenza di un serial killer che da anni uccide con inaudita violenza ragazze adescate attraverso la promessa di una fuga sempre sognata, la fretta di insabbiare – di dimenticare letteralmente il male – che si legge negli occhi di uomini e donne già provati da un’instabilità latente, la labirintica secca in cui la verità sembra incagliarsi a ogni attimo. Tutto contribuisce a tessere un fragile legame tra i due uomini che condividono una sete di verità capace di sfumare parzialmente le irriducibili differenze.

La isla minima di Alberto Rodríguez è un raro esempio di noir europeo che riesce a rassodare i canoni del genere attraverso una chiara ricognizione sul passato che esplicita il suo valore simbolico senza lasciare che soffochi la narrazione. L’indagine dei due investigatori diventa ben presto un viaggio nel cuore di tenebra di un paese allo stesso tempo ansioso di dimenticare e incapace di rimuovere. È nelle difficoltà relazionali con la gente del luogo, nella diffusa mancanza di fiducia – nelle istituzioni e, più in generale, nell’altro –, nel machismo ormai depotenziato di un mondo che non esiste più, nell’incapacità di decifrare il presente e i suoi mutamenti, che l’inchiesta continuamente s’incaglia e si affossa.

Protagonista assoluta della storia diventa così la limacciosa geografia dei luoghi: i totali dall’alto del labirinto d’acqua della palude – che ricordano a tratti le ambientazioni southern di Texas Killing Fields di Ami Canaan Mann o della prima stagione di True Detective – riducono gli attori in campo a formiche costrette a un infinito andirivieni senza meta e senza redenzione. La necessità di scoprire il colpevole si fonde all’obbligo di costruire un nuovo tessuto sociale comune, identitario, collettivo da cui poter ripartire. L’aria pesante traspare dalla messinscena livida e puntuale e la soluzione del caso si affida a flebili tracce fornite da un giornalista disilluso, anima profonda di un paese che non è ancora divenuto Stato.

La isla minima è un giallo morale che scandaglia l’anima profonda di un tempo di transizione, rinunciando a ogni pulsione rasserenante per mettere in scena un quadro torbido come quell’acqua di palude che sembra non scorrere mai.  

La isla minima
Spagna, 2014, 105'
Titolo originale:
La isla mìnima
Regia:
Alberto Rodríguez
Sceneggiatura:
Rafael Cobos, Alberto Rodríguez
Montaggio:
José M. G. Moyano
Musica:
Julio de la Rosa
Cast:
Javier Gutiérrez, Raúl Arévalo, María Varod, Perico Cervantes, Jesús Ortiz, Jesús Carroza, Salva Reina, Antonio de la Torre, Nerea Barros, Ana Tomeno, Paula Palacios, Claudia Ubreva, Lucía Arias, Chelo Castro, Jesús Castro, Lola Páez, Paco Inestrosa, Ángela Vega, Julián Candón, Jorge Amat, Laura López, Cyntia Suano, Juan Carlos Villanueva, Josemi Rodríguez, Manolo Solo, Miguel Ángel Díaz, Adelfa Calvo, Francisco García, Javier Berger, Pedro Lanzas
Produzione:
AXN, Atresmedia Cine, Atresmedia
Distribuzione:
Movies Inspired

Spagna, 1980. In un piccolo villaggio, nei pressi di un labirinto di paludi e risaie , si nasconde un serial killer responsabile della scomparsa di molte adolescenti delle quali nessuno sembra interessarsi. 

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