Il film che...

 

 

Nato a Livorno il 4 marzo del 1964, fin da adolescente Paolo Virzì ama il cinema in modo viscerale. A Roma frequenta il corso di sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia e la sua straordinaria capacità narrativa viene subito colta da Scarpelli e Montaldo. Inizia così una carriera piena e importante come sceneggiatore e regista (non disdegnando qualche cameo come attore) che ci regala straordinarie pagine di “commedia umana”, come il suo ultimo film, il cinico, ironico, lacerante, realistico Il capitale umano (01 Distribution). E i film che l'hanno segnato sono...

Il primo film di cui hai dei ricordi….  

Il primissimo lo vidi al cinema della parrocchia, si intitolava La tunica, si svolgeva durante i giorni della Passione di Cristo e ricordo solo che era molto cupo e Gesù si vedeva solo in silhouette contro una luce abbagliante. Poi vidi Tutti insieme appassionatamente e Mary Poppins. Ma il primo che mi turbò fu Alfredo, Alfredo di Germi, dove entrammo nonostante il divieto ai 14 - ed io ne avrò avuti sei, sette - grazie al fatto che mio padre esibì all'ingresso il tesserino da Carabiniere.

Il film che ti ha fatto ridere a crepapelle…

Mi vengono in mente innanzi tutto tre italiani, Sordi, Troisi, Benigni: Un americano a Roma, Ricomincio da tre, Tu mi turbi. Dall'America uno a caso tra gli shorts di Laurel & Hardy e uno a caso dei "picchiatelli" in bianco e nero di Jerry Lewis.

Il film con la tua colonna sonora preferita… 

Jules e Jim. Ad un certo punto parte un tema di Georges de La Rue che scioglie letteralmente il cuore. Un brano che poi ho ritrovato come leit motiv ne La meglio gioventù di Giordana. Ma anche La Notte di San Lorenzo dei Taviani, ha una colonna sonora magnifica, tenera ed epica al tempo stesso, che quando la sentii per la prima volta, ignaro, mi fece venire in mente certe orchestrazioni dei grandi vecchi dischi di De Andrè. Poi mi hanno spiegato chi fosse Nicola Piovani ed è stato chiaro il perché.

Il film che ti ha fatto venire voglia di diventare regista…

8 1/2, poi Effetto notte. Ma anche Papà… è in viaggio d'affari di Kusturica. Dei primi due mi emozionava l'onnipotenza, sebbene malinconica e autocritica, ma anche erotica, del ruolo del regista. Il film di Kusturica accendeva l'immaginazione, la possibilità di rendere grande romanzo cinematografico anche certi piccoli fatterelli familiari. Ma forse il più importante di tutti, come spinta esistenziale, come esortazione a scappar via dalla provincia e a raccontarla, è stato I vitelloni.

Il film che ti ha dato una mano a corteggiare una ragazza…

All That Jazz - Che lo spettacolo cominci, così disperato e sensuale. Se proprio insistete per conoscere l'esito dell'impresa, mi pare che funzionò, ovvero che il film di Fosse riuscì a suscitare il giusto stato d'animo di attrazione e di perdono verso una specie di artista dalla vita caotica e dissoluta, come forse era la mia allora. Quella stessa ragazza, non vorrei sbagliarmi, è anche la stessa che poi mi ha sposato.

Il film che ti ha fatto venire voglia di correre a fare le valigie e partire per l'altro capo del mondo…

Easy Rider, innanzi tutto, ma anche Boatman di Gianfranco Rosi. In genere però non amo il cinema turistico: la voglia di partire e andare nel luogo del racconto, confesso, mi è capitata più spesso con la lettura di certi romanzi. La Los Angeles di John Fante o di Charles Bukowski. Brooklyn di Paul Auster. New York e Newark di Philips Roth. Il Sudafrica di John Maxwell Coetzee. Le case moscovite sul Lungofiume di Jurij Trifonov. Se guardi un luogo in un film, grossomodo, è come esserci già stato.

Il film che ti sembra ingiustamente sottovalutato…

La visita di Pietrangeli. E La bella di Lodi di Missiroli. Anche I giorni contati di Petri.

Il film che ti ha fatto innamorare del/la suo/a protagonista…

Io la conoscevo bene. Come si fa a non innamorarsi di Adriana ? Uno si strugge per lei, per poi rimanere di sasso nel finale.  Ma mi sono innamorato anche della Norma Rae di Sally Field, nel film di Martin Ritt. E mi sono innamorato una dozzina di volte di Marilyn Monroe, i titoli dei film metteteli pure voi, a me van bene tutti…

Il film che vorresti condividere con i tuoi figli...

Ovvero un film edificante? La famiglia, Il pranzo di Babette, I ragazzi stanno bene. Se è solo per fare due risate insieme allora The Blues Brothers. Se è per commuoversi come si deve e abbracciarsi e volersi bene allora Voglia di tenerezza.

Il film che ti era stato vietato quando eri piccolo ma che hai guardato lo stesso…

Gola Profonda, ma mi pare che fosse anche comico. Per lo meno, con i miei amici e gli altri spettatori di quel fumoso cinemetto di terza visione era tutto uno sghignazzare, ma forse per l'imbarazzo.

Il film che bisognerebbe spedire nello spazio per testimoniare la nostra esistenza…

Mi viene da dire Il giudizio universale di De Sica, perché è un film che ne contiene un'altra dozzina. Con un assortitissimo catalogo di umanità, dipinta ironicamente e anche un po' ammucchiata alla rinfusa, in un kolossal italiano magnifico nelle intenzioni, con sprazzi geniali, altri momenti più pasticciati, ma che forse è l'esempio più vivo e audace dell'incontro tra il realismo e il surrealismo. Ovvero tra la condizione umana, tragica, e le capacità espressive ludiche della mente umana.

Il film che ha la scena più erotica...

Due titoli, due scene. L'inizio de La città delle donne, quando Snaporaz-Mastroianni segue nel bagno del treno quella bellissima misteriosa signora, e si baciano in un modo rapinoso, come appunto due sconosciuti che devono consumare in fretta. Lezioni di piano, quando Harvey Keitel vede un buco nella calza di Holly Hunter che sta suonando il piano e lo tocca con un dito. E lei per un lungo istante si ferma e chiude gli occhi.

Il film che hai invidiato ad un collega…

Tantissimi!!! Troppi. Snocciolo a caso, senza un ordine: Trainspotting, Underground, City Of God, Toto le héros, Se mi lasci ti cancello, i capolavori italiani come Il sorpasso, I compagni, La terrazza, Amarcord (ma questi quattro a dire il vero li ho ammirati, più che invidiati), American Beauty, Magnolia, Dancer in the Dark, Ladybird Ladybird e Piovono pietre di Loach, CinquePerDue – Frammenti di vita amorosa di Ozon, Blue Jasmine, ma all'epoca Harry a pezzi di Allen, Palombella rossa e almeno altri due del Moretti diaristico, La Lingua del Santo, Gomorra, Vincere, This Must Be The Place... Ma potrei continuare fino a domattina…