L'altra faccia delle lune

L'altra faccia delle lune

La banda delle 19

«Vi ricordate quel diciotto aprile / d'aver votato democristiani, / senza pensare all'indomani / a rovinare la gioventù...», recitava una canzone di protesta scritta nel 1948 da Lanfranco Bellotti, contadino e militante del Pci, l’indomani della sconfitta del Fronte Popolare alle elezioni, e poi entrata nel repertorio delle mondine, raccolto da Cesare Bermani e Roberto Leydi.

Noi ne ricordiamo un altro, più festoso: la nascita, giusto vent'anni fa, di Hollywood Party, la trasmissione di RadioTre (ore 19) dedicata al cinema e dintorni. Creato per iniziativa di Aldo Grasso (allora direttore della radiofonia) e curato costantemente da Silvia Toso (sostituita nel 2011 da Francesca Levi), il programma ha visto tra i suoi numerosissimi conduttori – in ordine sparso – Lello Bersani, Enrico Magrelli, Steve Della Casa, l'ottimo Alberto Crespi (uno dei più attivi e più brillanti), Tatti Sanguineti, Alberto Barbera, Roberto Silvestri, Maurizio Di Rienzo, Franco La Polla. Antonello Catacchio, David Grieco, Matteo Spinola, Irene Bignardi, Dario Zonta, cui si è aggiunto, in veste insolita, il felicissimo Mario Monicelli, nonché l'immaginario attore sardo Efisio Mulas (interpretato da Claudio De Pasqualis), e ci scusino eventuali altri. Inizialmente sono presenti appuntamenti fissi con nomi quali Enrico Ghezzi, Sergio Grmek Germani, Silvano Agosti, Italo Moscati, Orio Caldiron, Enrico Lucherini, Sergio Sòllima, Cinzia Leoni e il grandissimo Elio Pandolfi.

Con un titolo ispirato al film di Blake Edwards con Peter Sellers, non può mancare un indirizzo tra il serio e il faceto, con ritmo brillante e punte demenziali. Ma è indubbio il servizio reso al nostro cinema, anche volgendosi al passato, e alle iniziative collegate: festivaliere, editoriali, pubblicistiche o anche politiche e mondane. Il tutto attraverso l'operato di una sgangherata compagine (o, affettuosamente, “banda”) di critici più o meno giovani o giovanilisti o presunti tali, accomunati dall'intenzione di non prendersi sul serio anche quando si occupano di cose serie.

A questo servizio si affianca l'originale programma domenicale Cinema alla radio, dedicato ad anteprime o a riletture di film cult. Il 5 maggio 1998 va così in onda (eccezionalmente su RadioUno dalle 20.40 alle 22.50) l'anteprima completa del sonoro (parole, rumori e musica) di Blues Brothers. Il mito continua (1998, di John Landis). In questa particolare offerta, i conduttori (Alberto Crespi, Roberto Silvestri e altri) intervengono con chiarimenti e commenti, ma la sostanza del film – nonostante gli evitabili ospiti in studio – resta salva. Anche Full Monty (1997, di Peter Cattaneo) ha ottenuto in precedenza, grazie a Hollywood Party, lo stesso trattamento. Ma c'è un ulteriore precedente, forse un primato: Totò, Peppino e... la malafemmina (1956, di Camillo Mastrocinque), il cui sonoro – intercalato da interviste ad attori e personalità del mondo dello spettacolo – è andato in onda integralmente su RadioTre la notte tra il 14 e il 15 febbraio 1998. Punto, due punti e punto e virgola.