Linea cinetica

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Paco Roca: il passato è il presente

Da oltre un anno c'è un film d'animazione spagnolo che gira in lungo e in largo per la penisola.

Distribuito a macchia di leopardo per iniziativa di EXITmedia, Arrugas-Rughe sta incontrando un pubblico numeroso e attento in tante proiezioni evento organizzate in altrettante città italiane, a dimostrazione del fatto che esiste anche nel nostro paese lo spazio per proposte di qualità legate al cinema di animazione che non necessariamente si rivolgono a un pubblico di bambini.

Si, perchè Rughe non è un film per l'infanzia. Questo pluripremiato lungometraggio, trionfatore ai Goya e in lizza per gli Oscar nel 2012, è un film che parla di Alzheimer e di terza età.

Lo fa con poesia e leggerezza, anche e soprattutto poiché è l'adattamento fedele di uno dei graphic novel più amati e premiati degli ultimi anni. Stiamo parlando dell'omonima opera del maestro del fumetto spagnolo Paco Roca. Uscito nel 2007 in Spagna e nel 2008 in Italia (dove è stato ristampato nel 2013), Rughe è sicuramente un volume fondamentale per tutti quelli che vogliano far posto nelle loro librerie ad una sezione dedicata al fumetto.

Emilio è un anziano direttore di banca affetto da Alzheimer che viene ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per anziani. Dapprima riluttante, Emilio dovrà fare i conti ben presto con la propria condizione e con la propria malattia, aiutato da un piccolo gruppo di degenti che a poco a poco diverranno i suoi ultimi amici.

Con un tratto delicato e non privo di un misurato tocco umoristico, Roca carica le sue vignette di una straordinaria finezza umana ed emotiva, e se il destino di Emilio è in qualche modo inevitabile, così come il suo imminente trasferimento nel temuto reparto del terzo piano, rimane comunque fino alla fine il desiderio di condividere ogni istante della propria vita senza arrendersi alla solitudine e all'oblio. 

Roca di fronte all'Alzheimer sfrutta in maniera mirabile quello che è uno degli elementi essenziali della costruzione della narrazione nel fumetto: lo spazio bianco. Quella porzione di pagina che separa una vignetta dall'altra e che segna il passaggio del tempo, diviene in Rughe il ponte che collega il presente dell'istituto e dei suoi degenti con il passato nel quale ciascuno di loro crede di vivere.

Per Emilio il presente non scompare di colpo, i segni della malattia compaiono lenti ma inesorabili, dandogli modo di realizzare a poco a poco la propria condizione e il proprio destino. Il tempo comincia così a muoversi come un pendolo, ondeggiando fra presente e passato senza soluzione di continuità. Roca, nell'apparente semplicità del racconto, tocca corde profonde e disvela allo spettatore senza pietismo ma con grande affetto un male insidioso che colpisce o ha colpito le vite di tanti fra noi.

E sempre il rapporto con il passato è al centro del suo ultimo lavoro, I solchi del destino. Come in altre opere quali L'inverno del disegnatore, Roca qui affronta la storia iberica e l'eredità della guerra civile. Quest'ultimo libro in particolare è dedicato alla Retirada republicana, la fuga dalla Spagna dei combattenti antifascisti sul finire della guerra civile.

Quando nel marzo del 1939 tutto ormai sembrava perduto, migliaia di spagnoli fuggirono dal paese, ormai sotto il controllo dei Franchisti, per cercare esilio in Francia. Per molti di loro iniziò un'odissea fatta di sofferenza e privazioni, ma anche di atti di coraggio ed eroismo per lo più ignorati dai libri di storia.

Roca, dopo un lavoro di documentazione durato anni, dà vita ad un grande romanzo storico che, proprio come in Rughe, si muove costantemente fra il passato e il presente.

Oggi, un alter ego dell'autore arriva in una piccola cittadina francese, in cerca di Miguel Ruiz, un leggendario soldato della divisione Leclerc che con un gruppo di esiliati repubblicani contribuì alla liberazione della Francia dai nazisti. Quell'eroe è ancora vivo, è un anziano e silenzioso signore che vive con la sola compagnia di un vicino di casa, un papà single ignaro del suo passato burrascoso.

Poco alla volta il disegnatore entrerà nell'intimità di Miguel e così di fronte al lettore prenderà vita nuovamente un movimento costante fra il presente della ricerca e del racconto dei ricordi – delineato in un sottile bianco e nero che ha la leggerezza e il dettaglio dell'appunto - e il passato della guerra e dell'avventura, con i suoi colori cupi e una scansione delle vignette tesa ma mai enfatica.

Roca riduce all'essenziale ogni possibile tentazione di spettacolarizzare una storia che ha tutti gli elementi del grande film di guerra. Preferisce affrontare la Storia per come il suo protagonista l'ha vissuta e attraversata, restituendo quel tanto d’incertezza e fatalità che si nascondeva dietro ogni scelta e ogni decisione.

In questo magnifico graphic novel convivono in maniera veramente magistrale l'esercizio della memoria e dell'indagine storica e la capacità di affrontare le grandi vicende del passato fuori da ogni retorica. I solchi del destino è l'ennesima conferma per un autore che continua a dare nuova profondità e spessore all'idea di un fumetto civile che non rinuncia mai alla raffinatezza di un racconto sapientemente realista e all'attenzione alle mille sfumature più profondamente esistenziali dei suoi protagonisti.

Entrambi i volumi, così come gli altri che compongo l'opera di Paco Roca, sono stati pubblicati nel nostro paese da Tunué, editore che continua a proporre al pubblico italiano con estrema cura e continuità l'opera di questo autore assolutamente imprescindibile.

 

Titolo: I solchi del destino. Editore: Tunué. Formato: brossurato cm 17x24; pp. 328 a colori.Prezzo: 24,00 €

Titolo: Rughe. Editore: Tunué. Formato: brossurato cm 15x21; pp. 96 a colori. Prezzo: 7,90 €