"La mia classe"di Gaglianone (Giornate degli Autori)

Tre domande a Mastandrea

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Un film che ti ha lasciato un segno profondo.

Fa' la cosa giusta di Spike Lee. L'ho visto da spettatore, prima di cominciare questo mestiere, ed è il film che mi ha fatto pensare che il cinema potesse essere anche racconto di strada, nonostante fosse girato a New York, in un quartiere di Brooklyn. Mi ha trasmesso una dimensione meno incipriata del cinema, rendendolo ad una portata più vicina alla mia, più comprensibile per quello che ero io quando l'ho visto, un ragazzetto che studiava e che stava in piazza sotto casa. 

I film che ti hanno fatto piangere e ridere.  

Ho rivisto recentemente C'eravamo tanto amati di Ettore Scola e quel film mi mette una malinconia pazzesca, perché è come se avesse sancito un confine nel nostro cinema: dagli attori alla scrittura, alla messa in scena, la trama. Era come se fosse l'ultimo film di un certo tipo. Da ridere e da piangere ci metto i film di Mario Monicelli, in particolare I soliti ignoti e il sequel di Nanni Loy L'audace colpo dei soliti ignoti. Li ho visti così tante volte che facciamo a gara tra amici e colleghi a ricordare le battute delle comparse. 

Un film che avresti voluto interpretare.

I film sono di chi li fa, ma forse quei due che ho appena citato. Mi sarebbe piaciuto stare là in mezzo. E anche La grande guerra.

@chassisradiopop