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Bergamo Film Meeting: una carrellata sulle sezioni della 35a edizione

Si avvicina la 35a edizione del Bergamo Film Meeting che si aprirà ufficialmente venerdì 10 marzo presso il Teatro Donizetti.

Il Festival, che si svolgera dall'11 al 19 marzo 2017, anche questa volta, proprio come le edizioni precedenti, riserverà un'attenzione particolare ai nuovi autori che all'interno della sezione Mostra Concorso si sfideranno in una competizione internazionale che presenterà 7 lungometraggi inediti in Italia. Le opere concorreranno per il Premio Bergamo Film Meeting – Banca Popolare di Bergamo del valore di 5.000 euro che verrà assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico.

I 7 lungometraggi, rappresentanti della produzione cinematografica indipendente, conducono lo spettatore ad una visione globale del panorama contemporaneo attraverso la rappresentazione di spaccati sociali. Una molteplicità di prospettive tematiche che, partendo dal particolare – la sfera privata dell'individuo – arrivano a dipingere situazioni generali come nel caso del film delle due sorelle Coulin, Voir du pays, le quali, partendo dalla difficoltà di due soldatesse in ritorno dall'Afghaniostan nel liberarsi del ricordo della guerra, arrivano a parlare dei conflitti e dell'Europa di oggi.

Come per Mostra Concorso, anche per la sezione Visti da Vicino, lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtà, cogliendo e sintetizzando il visibile e l'invisibile, per raccontare un tema, un luogo, un personaggio "da vicino". I 14 film documentari, sempre provenienti dal panorama internazionale, concorreranno per il Premio Miglior Documentario Cgil Bergamo, del valore di 2.000 euro che sarà assegnato all'opera miogliore tra quelle partecipanti alla selezione.

All'interno di un Festival dalle tonalità internazionali, non poteva mancare una sezione che riservasse uno sguardo particolare al cinema del nostro continente attraverso la Europe Now! Che propone le personali complete di tre registi emergenti quali il greco Thanos Anastopoulos, osservatore della società greca (e non solo); la francese Dominique Cabrera, che basa la sua produzione sulla militanza politica e all'attenzione per le questioni sociali; l'islandese Dagur Kàri, il quale fa ruotare le sue storie intorno a personaggi anticonformisti e emarginati.

Infine, ultima ma non per importanza, è la presenza della sezione dedicata al Cinema d'Animazione. L'animazione infatti, è da alcuni anni uno dei piatti forti della programmazione del BFM e presenterà quest'anno un focus incentrato sull'artista estone Chintis Lundgren. La giovane animatrice (classe 1981) dopo una carriera come pittrice, abbandona la tela e i colorie scopre il cinema d'animazione. I suoi film, popolati da animali antropomorfi, coltivano i vizi, le passioni, le "deviazioni", i difetti e le eccentricità della razza umana, punzecchiando con simpatia lo spettatore.