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Una produzione italo-australiana

«Per me, uno dei momenti più rivelatori nella vita è lo strano intreccio tra amore e perdita. La nascita di una nuova relazione che spesso segue la fine di una storia precedente. Il peggior momento della vita che si scontra con quello migliore, cambiandoci in modo definitivo».

La regista Ruth Borgobello riassume così lo spirito che anima The Space Between, il suo esordio nel lungometraggio, nonché prima produzione italo-australiana. Ed è italo-australiana anche la regista-sceneggiatrice, che qui racconta la storia di Marco, un passato da chef (di talento), un presente che deve fare i conti con la crisi economica, la disillusione diffusa e una tragedia che sconvolge la sua esistenza. Così come la sconvolge (ma in positivo) l'incontro con Olivia, una ragazza australiana piena di vita.

Il film è ambientato in Friuli, tra vigneti, paesaggi di montagna, sprazzi di Adriatico, colori, sapori e tanta umanità. Il ruolo di Marco è interpretato da Flavio Parenti (Io sono l'amore, To Rome with Love), quello di Olivia da Maeve Dermody. La fotografia è firmata da Katie Milwright. Un nome di lusso alla colonna sonora: Teho Teardo. La produzione è di Ideacinema (Claudio Saraceni) e Fantastificio (Michele Milossi), per la parte italiana, e Davide Giusto di Mondo Studio Films per quella australiana.

The Space Between, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2016 (sezione Alice nella città), è in uscita il 4 maggio ed è distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Le parole che aprono il film sono tratte dalle Elegie Duinesi di Rilke: «Strano non continuare a desiderare i propri desideri. Non vedere ciò che un tempo era il proprio posto, galleggiare vaghi nello spazio».