Joe Wright

Cyrano

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«Tutte le lettere d’amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d’amore se non fossero ridicole. Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore come le altre, ridicole. Le lettere d’amore, se c’è l’amore, devono essere ridicole. Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d’amore sono ridicoli».
(Fernando Pessoa, Poesie di Álvaro de Campos, 1935)

Joe Wright, figlio di burattinai – come orgogliosamente ha spesso ribadito nel corso degli anni – cresciuto tra gli orpelli di scena e i fondali del Little Angel a Londra, il teatro di marionette di proprietà della sua famiglia, ha ereditato il talento demiurgico del prestigiatore, di chi è in grado di infondere vita all’inanimato, durante uno spettacolo di magia e arte varia.

In Cyrano tratto dall’omonimo musical teatrale di Erica Schmidt e ispirato a sua volta alla commedia in cinque atti del 1897 Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand – sulla scorta della teatralità e del barocchismo delle sue molteplici trasposizioni letterarie di romanzi sia classici che contemporanei  (da Orgoglio e pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina a Pan - Viaggio sull’isola che non c’è) e perfino della ricostruzione storica (L’ora più buia), Wright dà libero sfogo all’estro creativo, all’affabulazione e ai giochi di prestigio del commediante.

Gli adattamenti dal Cyrano di Rostand sono stati molti e tra i più disparati: a partire dal primo, il cortometraggio diretto nel 1900 da Clemént Maurice, attraverso la pellicola del 1950 di Michael Gordon, dove lo spadaccino letterato aveva il volto di José Ferrer premiato con l’Oscar, sino all’interpretazione di Gérard Depardieu nel film di Jean-Paul Rappeneau del 1990.

Il Cyrano di Wright, pittorico ed esteticamente magnifico (con il rischio di un classicismo eccessivo, nello splendore della messinscena teatralmente ineccepibile a cura di Sarah Greenwood), candidato non a caso all’Oscar per i costumi realizzati da Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran e valorizzato all’ennesima potenza dalla fotografia di Seamus McGarvey giocata sui contrasti cromatici, muta, però, rispetto al passato alcuni dettagli non trascurabili della trama di Rostand, sulla scorta del musical della Schmidt.  

L’ambientazione, prima di tutto: la vicenda tradizionalmente nota del sentimento non corrisposto di Cyrano per Roxanne, a sua volta segretamente innamorata del cadetto Christian viene spostata dalla Francia tardo secentesca alla Sicilia, nella zona di Noto e con alcune scene di guerra girate sulle pendici innevate dell’Etna, che restituiscono un’atmosfera elegantemente barocca ed elegiaca.

La variazione più significativa è rappresentata dalla stessa figura di Cyrano, che si caratterizza non più per il naso fuori misura ma per la ridottissima statura, handicap altrettanto limitante per l’esternazione dei propri sentimenti e delle proprie doti, soprattutto quelle da autore di lettere d’amore.

Il messaggio della commedia originaria non viene, tuttavia, travisato da Wright, che evidenzia con forza all’interno di una struttura melodrammatica il valore dell’alterità, il potere delle parole e della scrittura, a rendere vano quel gioco delle parti e dei travestimenti che pure sta alla base della commedia umana.  

Cyrano e Roxanne sono interpretati dagli stessi attori protagonisti della commedia musicale, Haley Bennett e Peter Dinklage: quest’ultimo (il Tiryon Lannister di Game of Thrones) vale non tanto perché l’evidenza del nanismo di cui soffre calza a perfezione con l’analoga limitazione fisica del suo personaggio, quanto per l’intensità dell’espressione e dello sguardo, così smarrito, consapevole e sofferto.

Non stride neppure, in questa rivisitazione attuale del classico di Rostand, la colonna sonora firmata dal gruppo musicale indie-rock americano The National, capace di avvolgere la narrazione dentro sonorità pop che le regalano riflessi di contemporaneità pur nella dimensione universale dell’assunto.


 

Cyrano
Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Italia, 2021, 123'
Titolo originale:
Cyrano
Regia:
Joe Wright
Sceneggiatura:
Erica Schmidt
Fotografia:
Seamus McGarvey
Montaggio:
Valerio Bonelli
Musica:
Aaron Dessner, Bryce Dessner
Cast:
Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr., Ben Mendelsohn, Monica Dolan, Bashir Salahuddin, Joshua James, Anjana Vasan, Ruth Sheen, Glen Hansard, Sam Amidon, Scott Folan, Mark Benton
Produzione:
Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Working Title Films, Bron Studios, Universal Pictures
Distribuzione:
Eagle Pictures

Il Cyrano di Joe Wright rileggen in chiave cinematografica la storia senza tempo di uno dei più celebri triangoli amorosi di sempre. Un uomo all’avanguardia rispetto alla sua epoca, Cyrano de Bergerac (Peter Dinklage), incanta il pubblico sia con brillanti giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la spada nei duelli. Cyrano non ha avuto il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti alla splendida Roxanne (Haley Bennet), convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno dell’amore della sua più cara amica. Lei, nel frattempo, si è innamorata a prima vista di Christian (Kelvin Harrison)…

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