John Lee Hancock

Fino all'ultimo indizio

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«Il passato diventa futuro, che diventa passato, che diventa futuro...».

Queste le parole ripetute con fare ipnotico e rituale dal vicesceriffo della contea di Kern (Denzel Washington) al giovane detective del dipartimento di polizia di Los Angeles (Rami Malek). Uno è giunto in città per un breve incarico, l’altro è a capo di una complicata caccia a un serial killer. Quando Joe Deacon, il vicesceriffo, si accorge che il caso è particolarmente simile a uno al quale aveva lavorato da giovane, cerca in tutti i modi di partecipare alla caccia, aiutando il detective che trova in lui un occhio esperto a cui chiedere aiuto.

Disponibile dal 5 marzo sulle principali piattaforme streaming, Fino all'ultimo indizio, come gran parte del cinema thriller a cui fa riferimento (Fincher su tutti), è un film che gioca attorno a dei non detti. Oltre a quello inevitabile dell’identità dell’assassino – dei suoi metodi e, dal momento in cui compare un probabile indiziato (Jared Leto), della conseguente conferma dei sospetti – persistono i non detti del passato del vicesceriffo Deacon, che insiste perentoriamente a prendere in mano il caso, lasciando in zone d’ombra gran parte del suo passato, tra dubbi sul suo trasferimento e l’ambiguità delle sue intenzioni.

Così le differenze che investono i due protagonisti non sono esclusivamente anagrafiche o etniche (il nero anziano e il bianco giovane), professionali (l’esperto trasferito ai margini e il giovane detective sempre in televisione) o geografiche (provincia e città), quanto piuttosto legate alle relative spinte personali e caratteriali che portano i due protagonisti a lavorare al caso. Mentre uno vuole risolverlo per rispetto nei confronti delle vittime e per onorare il suo ruolo professionale, l’altro vuole farlo per se stesso e per risolvere questioni personali. Diciamo: un confronto tra pubblico e privato; tra deontologia e terapia.

Se il protagonista è tormentato da un passato che spera di affrontare e superare nel presente, questo film sembra, al contrario, tormentato da un presente che prova ad esorcizzare attraverso il passato. Tratto da una sceneggiatura ambientata e scritta dallo stesso John Lee Hancock all’inizio degli anni 90, Fino all'ultimo indizio sembra proprio venire da quell’epoca. Così facendo gira attorno a quella dimensione nostalgica, comune per alcuni film della scena contemporanea, che non sta solo nella riproposizione di generi, stili e riferimenti culturali (a cui comunque questo film è allineatissimo), ma nella messa in scena, diegetica e non, di un ponte tra passato e presente (si pensi al The Gentlemen di Guy Ritchie) nell’incontro di stili e attori (qui Denzel Washington con Malek e Leto).

Quello di John Lee Hancock è un cinema “medio”, tanto nella forma quanto nel contenuto, che non vuole mai strafare (si pensi all’ultimo Highwaymen – L’ultima imboscata o a biopic come Saving Mr. Banks e The Founder). Una regia che anche qui pone delle solide fondamenta per una storia scritta 30 anni prima, creando un divario temporale che giustificherebbe il rapporto presente-passato come un semplice tentativo di restyling. Così come potrebbe smentire i debiti fincheriani, se non fosse, però, che nelle contraddizioni caratteriali e metodologiche tra i due detective protagonisti, nelle riflessioni sul potere e sulle responsabilità del corpo di polizia, ma soprattutto nel finale (sia a livello ambientale sia a livello narrativo), il ricordo inevitabile di Seven rimbomba incessantemente. Dopotutto, come per il protagonista, «il passato diventa futuro» o meglio presente, che si fa passato per poi ritornare presente.


 

Fino all'ultimo indizio
Usa, 2021, 128'
Titolo originale:
The Little Things
Regia:
John Lee Hancock
Sceneggiatura:
John Lee Hancock
Fotografia:
John Schwartzman
Montaggio:
Robert Frazen
Musica:
Thomas Newman
Cast:
Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto, Chris Bauer, Judith Scott, Terry Kinney, Natalie Morales
Produzione:
Gran Via
Distribuzione:
Warner Bros. Entertainment Italia

Il Vice Sceriffo della Kern County, Joe “Deke” Deacon viene mandato a Los Angeles per quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove. Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim Baxter che, colpito dall’istinto di Deke, richiede il suo aiuto non ufficiale. Ma mentre danno la caccia al killer, Baxter ignora che l’indagine sta riportando a galla alcune situazioni vissute in passato da Deke, svelando segreti scomodi che potrebbero mettere a repentaglio molto più che il suo caso.

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