Bocconi prelibati

Non me la prendo col cinema dei padri (anzi, vorrei tornassero tutti, i padri, redivivi, zombi più belli dei vivi). E neanche col cinema dei vecchi (anzi, ci sono numerosi vecchi e stravecchi più giovani e sani di tanti quarantenni). Ma col cinema vecchio sì, me la prendo oggi e domani, e forse anch...

Jingle bells: le campane non suonano a morto, ma neanche alla nascita di nostro signore; le campane che si odono sonoramente e ripetutamente in questo periodo sono le campane dell’amor proprio vestito a festa, dell’autostima agghindata per l’ingresso in società, fra illusioni d’inchini e di baciaman...

Provate a dar retta in questo paese a chi ha subito una tragedia violenta per mano di un omicida: non cerca mai la vendetta, insegue soltanto la giustizia. Provate anche ad ascoltare chiunque si sia ritrovato malauguratamente nel perimetro di una calamità naturale: il pianto è inevitabilmente un gri...

Evidentemente viviamo in un paese persecutorio. Dove è facile sentirsi perseguitati. E dove torna comodo e utile diffonderlo. Siamo così perseguitati che la persecuzione degli ebrei, al confronto, è stata un solletico. Sono tutti perseguitati, i condannati e i rimandati in appello, gli assassini e i...

Una nota giornalista italiana di un noto quotidiano italiano sostiene che La vita di Adele è “un film bellissimo, profondo, onesto, mai offensivo”. Le vorrei chiedere perché avrebbe dovuto essere offensivo, e se a suo giudizio la vicenda di una passione lesbica sarebbe già di per sé campo minato e q...

Vedendo Blue Jasmine, mi chiedevo (un po’ retoricamente) quanti sono ancora gli spettatori e i critici che misurano il cinema di Woody Allen con la bilancia, su un piatto le battute, sull’altro le gag. La bilancia poi mi è tornata utile anche davanti all’ultimo Tsai Ming-liang: credo che da qualche...

Il gusto non è una scorciatoia. E neanche una scappatoia. Non è un vicolo attraverso il quale giungere all’assoluzione. E non è un pertugio da cui evadere verso l’amnistia. Casomai è un vicolo cieco. Casomai è la via Castellana Bandiera di una democraticità che, a forza di cose e a forza di andare a...

È  Lo sconosciuto del lago il vero cinema “altro”, oggi. Quello che i media e gli uffici stampa  definiscono “il film scandalo di Cannes” e provocatorio. Scandalo forse perché sono mostrati peni ed erezioni ed eiaculazioni come se piovessero, che evidentemente provocano nel pubblico uno struggimento...

Questo boccone prende ispirazione da una discussione avvenuta qualche giorno fa in un gruppo prevalentemente di cinema di Facebook. Una discussione animata, appassionata, tutt’altro che sterile. Si sosteneva, facendo una sintesi, la necessità di un cinema “altro”, sia contro lo strapotere hollywoodi...

Non s’era rivelata chissà quale notizia, nel 1989, la partecipazione di Charles Casper Peyton, alias Chuck Peyton, alias Jeff Stryker, all’horror vudù-cannibal-zombesco After Death di Clyde Anderson, alias Claudio Fragasso. Eppure Stryker, in tutta la sua possanza un po’ ebete, con tutto il suo memb...