Il suo “qui Sandro Paternostro” non era così famoso e tonitruante come il “qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando” del suo diretto concorrente fra i corrispondenti esteri Rai, ma a ciò rimediava, di fronte al look da funzionario ministeriale dell'uno, l'abbigliamento di foggia inglese (con vistose cravatte alla moda), insieme ai capelli impomatati e sempre tinti di nero, dell'altro. Insomma, uno – quello nato in questo giorno – che si fa notare.
Assunto alla Rai nei primi anni '50, ce lo godiamo come corrispondente dall'estero per 37 anni (Germania, Cina e Gran Bretagna): certo non progressista, ma almeno uno che corregge con qualche disincanto e qualche ironia, uniti a un abbondante cinismo, il tono ufficiale. Occorre però attendere il suo pensionamento perché improvvisamente la sua presenza sul piccolo schermo muti di segno. Lanciato da Piero Chiambretti in Prove tecniche di trasmissione (1989), figura in Diritto di replica (1991, con Fabio Fazio, Oreste de Fornari, Enrico Magrelli e Stefano Magagnoli), in Servizi segreti (1993, ancora con Chiambretti) e in Bruciapelo (1994, ancora con Magrelli), nonché in qualche modesta fiction cinematografica (fra cui, nella parte di se stesso, Paparazzi, 1998, di Neri Parenti).
Meno noto un altro suo aspetto. L'aver lanciato nel 1988 attraverso la Visnews un telegiornale tutto nuovo, Teledomani. In onda sul circuito di TV Italia, Teledomani rimane nella storia della televisione come il primo telegiornale internazionale trasmesso via satellite: un esperimento non solo editoriale ma anche a livello tecnico, che segnò l'inizio dell'era News in tutto il mondo.
Ma prima di scomparire a Londra il 23 luglio 2000, all'età di 77 anni, figura anche nelle cronache per il tardivo matrimonio (1998), unito a esuberanze varie, con la spregiudicata e siliconata showgirl trentenne Carmen Di Pietro. Anche qui per farsi notare.