Sangue, proiettili e ottani

Sangue e proiettili. Ultimo atto. Fin da quando esiste, ossia da due anni, la rubrica si è spesso lamentata dell'inconsistenza (numerica e artistica) del western del dopo-Spietati. Forse lamentarsi è una parola grossa. Diciamo che ha constatato. Ha sottolineato l'esaurimento del suo ruolo...

Ottani. Da bollino rosso. La rubrica è tornata dalle vacanze. Amerebbe raccontare di un senofontiano viaggio per ritrovare quelle cose che alla partenza la stessa rubrica vedeva con il fumo negli occhi e che invece al ritorno ha addirittura accarezzato con commossa nostalgia (primo fra tutti il b...

Sangue e proiettili. Dispersi nel tempo. Questa rubrica, pur occupandosi solo delle scorie attuali di Western e Road Movie, è ben cosciente che fuori esista tutto un mondo. Un mondo che se ne impippa di Western e Road Movie. Com'è anche giusto che sia. E sebbene la rubrica non si chieda (quas...

Sangue e proiettili. Derivativi. Come sempre, ancora più di sempre. Se questa rubrica vi raccontasse di una musica di ascendenza morriconiana in concomitanza dell'arrivo di un treno in una stazione di legno, a cosa pensereste? A C'era una volta il West? O di un paese abitato da cittadi...

Ottani. La maggior parte su rotaie. Ma anche sangue e proiettili. Nonostante sarebbe più opportuno parlare di lazos e polvere, perché di sangue e proiettili se ne avverte la presenza solo fuoricampo come pretesto per provocare un senso di colpa lungo un intero viaggio. È vero che Lo straordinari...

Ottani. In salsa di bambù. (Avvertenza: si parla di cinema solo indirettamente). La rubrica torna dopo una lunga interruzione dovuta a ostacoli contingenti, tra cui un trasloco per allargare gli orizzonti a un bambino fresco di primi passi che già si sentiva in gabbia negli angusti spazi dell...

Ottani. Apocalittici. L'Australia si presta, indubbiamente. I Road Movie americani, pur nel deserto dell'illusione messo in mostra nel corso degli anni Settanta, illustravano una varietà, una riconoscibilità e una vastità di paesaggio che erano già di per sé un significante aggiunto d...

Ottani. Ma anche sangue e proiettili. Tutto insieme. Un Road Movie con ombreggiature western. Un Mojave solca le strade americane con la sua Harley Davidson Panhead del '56. Ha commesso un crimine per vendetta e ora è inseguito da un arcigno agente dell'FBI lungo tutto quello che una volt...

Sangue e proiettili. Ottani no. Suole di scarpe consumate nel deserto. Frontera, opera prima di Michael Berry, disponibile dal 31 luglio in Video-on-demand e uscito il 5 settembre nei cinema americani, è un western moderno che si situa, ça va sans dire, on the Border, come se fosse un ideale segu...

Sangue e proiettili. Ed escrementi. Tanti. Circa un anno fa, all'esordio di questa rubrica, avevamo detto (scusate il plurale: non è maiestatis, semplicemente ci s'illude che qualcuno partecipi di questo universo in dissolvimento) che l'unica possibilità del western era di rivestirsi...

Ottani. Anche se non si vedono. Facciamo un passo indietro, com'è nell'indole rétro di questo contenitore. Ignoriamo completamente Cannes e The Homesman, su cui ci riserviamo di discutere in futuro, e torniamo solo per un attimo su Locke, il congegno di Steven Knight già variamente discus...

Sangue e proiettili. Di carta. Sorprende notare come di fronte all'esiguità dell'offerta cinematografica, che spesso costringe questa rubrica a scovare con fatica acrobatica l'argomento da trattare, escano praticamente in contemporanea due romanzi western e in qualche modo, addirittura,...

Ottani, accompagnati da musica rock. L'ideale, si direbbe. Non oggi, certamente. Eppure oggi. Nell'ultimo mese sono usciti due dischi che probabilmente rimarranno misconosciuti. Ci dispiace (e nemmeno tanto), ma il punto è un altro. La cosa singolare è che entrambi hanno come video di lan...

Ottani, ma non per mia volontà. Avrei voluto parlare di sangue e proiettili, sfruttando la recente messa in onda su Retequattro di Hatfields & McCoys, ma non ho resistito. Sono stato costretto. Di Hatfields & McCoys parleremo prestissimo, ma ora devo sfogare la mia indignazione. E quindi parliamo...

  Ohibò, un Road Movie! Quindi, questa volta ottani. Nebraska di Payne ha tutto per connettere un film del 2013 agli anni Settanta. Lunghe strisce d'asfalto solcate da un'auto, benché non sia una Dodge Challenger ma una modesta familiare di fabbricazione giapponese presa di mira dai cu...