Peter Berg

Cinema reaganiano per uomini veri

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Peter Berg ha inseguito a lungo il progetto Lone Survivor, tratto dal libro del Navy Seal Marcus Luttrell sull’Operazione Red Wings. Il film inizia e finisce con i volti dei combattenti USA e questa scelta simboleggia un’adesione fideistica allo spirito di corpo militare.

Si capisce subito di stare dentro una riedizione dei polpettoni reaganiani anni ’80 (Rambo 3, Alba Rossa e compagnia filmante): cinema muscolare schierato con l’onor di patria laddove giusto o sbagliato non contano rispetto all’esaltazione della bandiera a stelle e strisce.

Di fronte a un’opera di propaganda non bisogna certo pretendere sofismi filosofanti, ma qui stiamo abbondantemente sotto il minimo sindacale. Il (de)merito della stanco massacro ricade su cascatori, fonici e operatori acrobatici che sostengono una schermaglia iperattiva tra una Bigelow di seconda mano e uno sparatutto per consolle.

L’Afghanistan ricreato in New Mexico da Berg è scenario di riti maschili, cameratismo, tenacia e vigore: cancellati dal panorama bombardamenti, rendition e torture con la scusa della libertà. Il realismo è legato al rollio della macchina a mano, compensato da una fotografia calda che esalta sistematicamente la beltà dei giovani guerrieri destinati a morire in estenuanti ralenti.

Le crudezze da mattatoio - a cura della ditta horror Berger e Nicotero - invece di denunciare l’orrore del conflitto servono a far risaltare la resistenza psicofisica dei Seals, macchine umane costruite per sopportare stoicamente qualunque trauma e ferita.

Il politicamente corretto include una sommaria divisione in afghani buoni (quelli pro-USA) e cattivi (i barbari talebani) ma la scena è tutta per il drappello di soldati che resistono a forze soverchianti, fino a quando rimane l’ultimo mohicano ferito ad attendere i Nostri.

Dubbi e tentennamenti sfuggono al cuore fanatico dei marines: si fa quel che si deve per il proprio “fottuto paese” uccidendo centinaia di “stronzi” nemici a costo di essere macellati un pezzo alla volta a fianco dei “fratelli di guerra”.

L’incursore più sanguinario proclama prima di sparare “tu muori per il tuo paese, io vivrò per il mio” e il mantra ripetuto è “la battaglia non si abbandona”.

Ma non sarebbe meglio salvare la pellaccia con un disdicevole pari e patta?

 

Lone Survivor
Usa, 2013, 121'
Titolo originale:
id.
Regia:
Peter Berg
Sceneggiatura:
Peter Berg
Fotografia:
Tobias A. Schliessler
Montaggio:
Colby Parker Jr.
Musica:
Steve Jablonsky, Explosions in the Sky
Cast:
Mark Wahlberg, Ben Foster, Emile Hirsch, Eric Bana, Taylor Kitsch, Sterling Jones, Justin Tade, David Shepard, Eric Steinig, Josh Berry, Patrick Griffin, Ryan Kay, Gregory Rockwood, Scott Elrod, Rick Vargas, Jerry Ferrara, Dan Bilzerian, Rich Ting, Alexander Ludwig, Ali Suliman, Yousuf Azami
Produzione:
Film 44, Envision Entertainment Corporation, Weed Road Pictures, Spikings Entertainment, Hollywood Studios International, Herrick Entertainment
Distribuzione:
Universal Pictures

Lone Survivor racconta la storia di quattro "Navy Seal" in missione segreta per neutralizzare una cellula operativa di al-Qaeda che cadono in un’imboscata del nemico sulle montagne dell’Afghanistan. Di fronte ad una decisione morale impossibile, il piccolo gruppo è isolato e circondato da una forza superiore di talebani pronti per la guerra. Di fronte a una morte quasi certa, i quattro uomini cercano comunque di resistere e lottare fino alla fine.

 

 

 

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