Michel Gondry

Fantasia che salva

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Prima o poi qualcuno scriverà una storia del cinema per bambini. Che non dovrebbe comprendere i soliti stucchevoli elenchi di film con bambini, la cui trasgressività è adorabile sino a quando rimane confinata sullo schermo. Penso ad una storia del cinema che dia preminenza agli autori capaci di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, ovvero di farsi bambini mentre lo filmano, Méliès e Burton in testa.

Michel Gondry è fatto della stessa pasta. Il mondo di Indigo Moon è a immagine e somiglianza di una fantasmagoria infantile: oggetti che si muovono, gambe che si allungano, case che rimpiccioliscono, colori che vanno e vengono. Lo spazio cinematografico come luogo dove far deflagrare una fantasia visiva che guarda alla  trasgressività dada e alla leggerezza surrealista.

Nell’epoca del 3D Gondry si inventa un film senza dimensioni, dove le cose e le persone fluttuano libere nello spazio e nel tempo, con leggerezza ed eleganza: persino le malattie mortali hanno le sembianze poetiche di un fiore. Come in ogni favola che si rispetti, anche qui abbiamo un uomo nero, che nella fattispecie assume le sembianze, appena contraffatte nel nome, del filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre. Quale migliore antagonista del teorico della ponderosità dell’esistenza, per un film improntato alla levità?

In Indigo Moon la fantasia riscatta la fatica di vivere, anzi paradossalmente si fa più affascinante a mano a mano che la storia si incupisce, quasi a voler raccogliere una sfida, quella di continuare a correre su un filo di grazia e leggerezza anche quando nel film fanno capolino la morte e la malattia. Un cinema libero, quello di Gondry, libero davvero, a trecentosessanta gradi: lo schermo come luogo costante di sorpresa, invenzione e magia. Per dirla con Edgar Morin, lo schermo bianco come il fazzoletto del prestigiatore. 

Mood Indigo – La schiuma dei giorni
Francia, 2013, 125'
Titolo originale:
L'Écume des jours
Regia:
Michel Gondry
Sceneggiatura:
Luc Bossi
Fotografia:
Christophe Beaucarne
Montaggio:
Marie-Charlotte Moreau
Musica:
Étienne Charry
Cast:
Romain Duris, Audrey Tautou, Vincent Lindon, Jean-Pierre Daroussin
Produzione:
Brio Films, Scope Invest, Scope Picture
Distribuzione:
Koch Media

La storia surreale e poetica di un giovane idealista, Colin, che incontra Chloé, una giovane donna che finge di essere l'incarnazione di un blues di Duke Ellington. Il loro matrimonio idilliaco si trasforma in amarezza quando Chloé si ammala per una ninfea che cresce nel suo polmone. Per pagare le sue cure, Colin deve lavorare in modo sempre più assurdo, mentre il loro appartamento si deteriora e il loro gruppo di amici, tra cui il talentuoso Nicolas e Chick, fanatico del filosofo Jean-Sol Partre, si disintegra.

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