Gavin Hood

Nostalgia canaglia

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Non eravamo sicuri, a dire il vero, di esser pronti a rivedere Harrison Ford in un qualunque film di fantascienza; troppo pesante il retaggio dei suoi trascorsi nelle vesti di Hans Solo e Rick Deckard per poter reggere il fardello di una sua nuova interpretazione, ancorché non nelle vesti di protagonista. Infatti le redini del racconto, in Ender's Game, non sono nelle mani di Ford, che fa solo il comprimario. Al centro della scena c'è il giovane Asa Butterfield che indossa i panni di Ender Wiggin, ragazzino prodigio prescelto per salvare l'umanità dalla prossima invasione aliena.

Un trionfo di adolescenti militarizzati, sferzati dalle urla di un caporale che strizza l'occhio al sergente di Full Metal Jacket. Fra questi, il pallido Ender si fa strada come un coltello rovente in mezzo al burro, sbaragliando la concorrenza a colpi d'ingegno, rapidità di calcolo e freddezza, anche se un cuore, in verità, lo possiede eccome.

Tratto da un celebre romanzo di Orson Scott Card, già dalle prime fasi di produzione il film è stato seguito dall'autore in persona, ansioso che lo spirito del libro venisse adeguatamente reso su pellicola. I fan della saga di carta possono dirsi soddisfatti, vedendo intatto l'impianto che avevano apprezzato sfogliando le pagine scritte nel 1985.

Chi dovesse però aver mancato l'appuntamento con la versione scritta potrebbe non trovarsi d'accordo: Ender's Game è un'epopea fantascientifica piuttosto classica che vira nel finale sulla denuncia dei limiti del superomismo (o superamericanismo), grazie alla presa di posizione di un protagonista, Ender, animato dalla volontà di comprendere la ragioni dell'altro, del nemico, di colui che sta al di là della barricata, foss'anche non un essere antropomorfo ma un insetto gigante (lo è).

Tutto molto lodevole, tutto molto bello, buono e giusto ma anche tutto molto bah: il piacere della visione di scene di battaglia epiche (una su tutte, quella fra i cadetti che guerreggiano all'interno della stazione spaziale in assenza di gravità) non scalda veramente i cuori, già vagamente intirizziti dal ricordo di Harrison Ford impegnato in ben altre saghe spaziali. Chiamateci nostalgici. 

Ender's Game
Usa , 2013, 114'
Titolo originale:
id.
Regia:
Gavin Hood
Sceneggiatura:
Gavin Hood, dal romanzo Il gioco di Ender di Orson Scott Card
Fotografia:
Donald McAlpine
Montaggio:
Lee Smith, Zach Staenberg
Musica:
Steve Jablonsky
Cast:
Harrison Ford, Asa Butterfield, Hailee Steinfeld, Ben Kingsley
Produzione:
Summit Entertainment
Distribuzione:
Eagle Pictures, Zach Staenberg

In un prossimo futuro, una forza aliena ostile ha attaccato la Terra. Se non fosse per i leggendari eroi resistenti della Flotta Internazionale del Comandante Mazer Rackham, tutto sarebbe perduto. In preparazione a un prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff e il corpo militare internazionale stanno allenando le migliori giovani menti per trovare il futuro successore di Mazer. Tutto fa pensare che possa essere Ender Wiggin, un ragazzo timido ma brillante per intelligenza strategica, che viene arruolato per aggiungersi all'elite dei combattenti.

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