Manca poco all'inizio della 34esima edizione del Bergamo Film Meeting, festival dalla lunga storia e dal profondo radicamento nel tessuto della città e nella tradizione cinefila che lo caratterizza.
Il pubblico del Bfm può permettersi infatti di spaziare dalle rassegne storiche alle sezioni che delineano invece le prospettive del nuovo cinema contemporaneo, senza dimenticare naturalmente il concorso riservato ai film inediti in Italia con i sette titoli che, anche quest'anno competono per l'assegnazione delle tre menzioni del Premio Bergamo Film Meeting, e la sezione Visti da vicino che si concentra sul cinema documentario e prevede, novità del 2016, l'assegnazione del Premio Miglior Documentario in collaborazione con la Cgil. E poi ancora le iniziative collaterali, le collaborazioni, gli eventi che danno al festival quella sfaccettata personalità che lo contraddistingue.
Le retrospettive che guardano al passato sono dedicate in questa edizione a due personalità, un uomo e una donna, un regista e un'attrice che hanno segnato per sempre e in modo unico la storia del grande cinema europeo. A due anni dalla sua scomparsa il Bfm, in occasione del restauro digitale di molti suoi film, omaggia, in collaborazione con il MaNDA (Magyar Nemzeti Digitális Archívum és Filmintéze), il maestro ungherese Miklós Jancsó, Leone d'oro alla carriera a Venezia 1990. E poi, una retro con 12 titoli consacrata alla musa delle muse, la déesse de la Nouvelle Vague, la magnifica Anna Karina (cui è dedicata anche l'elegantissima immagine del festival) ospite eccezionale a Bergamo.
Europe Now!, la sezione dedicata al cinema europeo del presente omaggia invece tre giovani registi diversissimi fra loro per estrazione, cultura e provenienza, ma tutti estremamente interessanti. Si tratta della bosniaca Jasmila Žbanić, autrice di Il segreto di Esma, Orso d’oro alla Berlinale nel 2006, del ceco Petr Zelenka vincitore proprio al Bfm, nel 1998, con Knoflíkári e del britannico Shane Meadows, autore di This Is England (2006), il film da cui ha tratto la popolare serie tv.
Al Bergamo Film Meeting, quest'anno dal 5 al 13 marzo, ci si va dunque per vedere film vecchi e nuovi, per incontrare i protagonisti, assistere a dibattiti ma anche per godersi eventi musicali come la straordinaria serata di inaugurazione che vedrà esibirsi, il 4 marzo nell'affascinante cornice del Teatro sociale di Bergamo, la band islandese múm che sonorizza dal vivo il primo film muto sceneggiato da Billy Wilder ovvero Menschen am Sonntag (Uomini di domenica, 1929) per la regia di Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer e Rochus Gliese.
Per non tradire la sua vocazione interdisciplinare al Bfm non mancheranno inoltre incursioni nei territori dell'arte contemporanea grazie alle collaborazioni con Gamec per la valorizzazione del fondo Zucchelli, e con l'associazione The Blank che vuole aprire una finestra ulteriore sui territori di confine della medialità.
Quella che si prepara a Bergamo per il 34esimo anno è dunque una maratona lunga 9 giorni, un fiume in piena in cui immergersi e lasciarsi trasportare grazie alle immagini, alle facce, ai dialoghi, alle note, agli stimoli, alle discussioni...
Per il secondo anno consecutivo Cineforumweb ha il piacere e l'onore di essere media partner del Bfm, garantendo ai lettori anticipazioni e incursioni giorno per girono nel ricchissimo programma del festival.
Trovate tutte le informazioni pratiche sul sito del BFM.