I segni sulla vittima

Arrestatemi di Jean-Paul Lilienfeld

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Secondo statistiche, il 47% della popolazione femminile francese ha subìto violenza fisica, sessuale o psicologica dall'età di 15 anni. Il dato scioccante, espressione algebrica di un tragico fenomeno diffuso in tutta Europa, è il punto di partenza del noir Arrestatemi, primo lungometraggio di Jean-Paul Lilienfeld distribuito in Italia pur se direttamente in DVD.

Regista attivo dagli anni Novanta, Lilienfeld si è da sempre dimostrato interessato alle pressanti questioni sociali femminili, trattate con attento bilanciamento di commedia e dramma, come in XY, drôle de conception (1996) o La journée de la juppe (2008). Con Arrestatemi (2013) il regista realizza forse la sua opera migliore, uno dei pochi film ad affrontare in maniera esplicita ed efficace – pur se con alcune forzature – il tema della violenza di genere.

Tratta dal romanzo "Les Lois de la gravité" di Jean Teulé, la vicenda si incentra sulla dichiarazione volontaria rilasciata da una donna alla Tenente Pontoise riguardante la morte del marito avvenuta dieci anni prima e archiviata come suicidio. Durante il lungo interrogatorio, la vedova confessa di aver ucciso il coniuge per difendersi dall'ennesima aggressione, gesto che ha generato profondi sensi di colpa che si ripercuotono in lei sia a livello psicologico che fisico, tanto da farle desiderare  una punizione consona al reato nella speranza di porre fine al suo dolore, nonostante la poliziotta sostenga il movente dell'autodifesa. Quel che a prima vista può apparire una moraleggiante stramberia narrativa, è in realtà il punto di forza del film, che invece di soffermarsi sugli atti subiti dalla donna preferisce trattarne le conseguenze, rintracciandole in una condizione di disagio interiore che influisce sulla coscienza, segno di un disquilibrio, ferita invisibile e difficilmente rimarginabile.

Il valore universale del racconto viene accentuato da Lilienfeld con alcune scelte stilistiche quali l'uso della soggettiva a depersonalizzare la protagonista (portando lo spettatore a “subire” le numerose violenze in prima persona) o l'anonimia della donna, il cui volto può così sovrapporsi a quello delle tante vittime cui il film è idealmente dedicato. Il viso sofferto di Sophie Marceau si fa qui espressione della disillusione dal “tempo delle mele” – citato nel colorato ricordo del primo incontro col marito – dietro il quale spesso troppe volte ci si trincea: uno sguardo amaro su una realtà davanti alla quale non è più possibile chiudere gli occhi.

 

Arrestatemi (Arrêtez-moi, Francia, 2013, 99') DVD italiano distribuito da DNA dal 23 giugno 2016