Sydney Sibilia

Mixed by Erry

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Sydney Sibilia è da sempre affascinato dalla figura dell’imprenditore avventuroso e solitario, tipicamente italiana per come sa muoversi da estraneo nel mondo dell’illegalità: criminale, sì, ma pur sempre sognatrice. I fratelli Frattasio di Mixed by Erry, la cui vicenda è ricostruita a partire da un libro della co-sceneggiatrice Simona Frasca, non fanno eccezione: anzi, di tutti i personaggi improbabili e genialoidi di Sibilia sono l’esemplificazione, la distorsione di un principio anarchico-libertario che si esalta nella lotta per la sopravvivenza (tanto più nella Napoli degli anni ’80) e attraverso la genialità diventa una vera e propria impresa, oltreché un monito contro la società.

O almeno è così che la vede il suo regista questa storia di un ragazzo napoletano con il sogno di fare il dj, Enrico Frattasio (Luigi D'Oriano), fin dai primi ’80 noto nel quartiere Forcella per smerciare compilation su musicassette firmate “Mixed by Erry”, che insieme ai fratelli Peppe e Angelo (Giuseppe Arena ed Emanuele Palumbo) metterà su nel giro di pochi anni un impero della contraffazione, duplicando e vendendo miliardi di cassette in tutta Italia e addirittura nel mondo, per poi finire la corsa a inizio ’90 in un carcere di Napoli, condannato come i fratelli a quattro anni di reclusione.

Narrato dallo stesso Erry (con una voce fuoricampo che va e viene in modo un po’ confusionario), il film ha una struttura circolare che a partire dall’inevitabile caduta dei Frattasio ne racconta l’ascesa e il crollo portando in un tempo lontano trasformato prevedibilmente nell’infanzia avventurosa e collettiva di un intero Paese. Secondo le regole del gangster movie classico, ovviamente filtrato da una sensibilità ironica e aggressiva alla Scorsese che nel caso di Sibilia si annacqua in uno stile colorato e vagamente surreale, le cassette Mixed by Erry, che a un certo punto fecero dell’omonima società dei Frattasio la principale casa discografica italiana, sono la celebrazione distorta e un po’ ridicola dell’autentico spirito di un popolo. Se per gli Stati Uniti si tratta come sempre del mito del self made man, nel caso della solita Italia da macchietta di Sibilia (per il quale da Roma a Bologna a Napoli il regionalismo divide e unisce il paese) è soprattutto il mantra del made in Italy. Che ironicamente diventa re-made in Italy, celebrazione dell’arte di arrangiarsi e della contraffazione come sberleffo.

Per fortuna Sibilia tocca solamente di striscio la questione del doppio e della riproducibilità dell’arte (come quando a una riunione di discografici si dice che il mercato è pieno di cassette che riproducono illegalmente il marchio Mixed by Erry…), dimenticandosi che quelli erano gli anni di F for Fake o anche solo di Maradona che difendeva i venditori ambulanti di Napoli che facevano soldi con la sua immagine. Ciò che interessa veramente al regista (originario di Salerno e cresciuto pure lui ascoltando le cassette Mixed by Erry) è proprio il rapporto con il potere dei fratelli Frattasio, piccoli o grandi criminali a seconda dei punti di vista, supini nei confronti della camorra (le cui gesta e misfatti sono raccontati con materiale d’archivio, quasi a rispettarne la gravità), ma pronti ad alzare la testa e la voce di fronte alla guardia di finanza (incarnata dal rozzo ispettore Ricciardi di Francesco Di Leva). Un modo narrativamente efficace per declinare il conflitto tra guardie e ladri con toni da western urbano, ma non proprio specchiati per ribadire quanto, in fondo, la pirateria sia allora come oggi – in tempi in cui l’ascolto illegale di musica è fuori controllo e socialmente accettato – un modo per far circolare bellezza e piacere in modo democratico. E se i Frattasio per tutta la loro giovinezza hanno abitato la zona grigia tra Stato e mafia, Sibilia, colorando il loro mondo così come il loro padre colorava il tè per venderlo come whisky, li assolve, se non proprio in nome dell’arte, almeno in quello dello spettacolo di seconda mano.


 

Mixed by Erry
Italia, 2023, 110'
Regia:
Sydney Sibilia
Sceneggiatura:
Sydney Sibilia, Simona Frasca, Armando Festa
Fotografia:
Valerio Azzali
Montaggio:
Gianni Vezzosi
Musica:
Michele Braga
Cast:
Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo, Francesco Di Leva, Cristiana Dell'Anna, Adriano Pantaleo, Chiara Celotto, Greta Esposito, Fabrizio Gifuni
Produzione:
Groenlandia, Rai CInema, Netflix
Distribuzione:
01 Distribution

Una storia di passione e sogni che da Napoli si trasforma in un’incredibile avventura internazionale. Nel magico capoluogo campano degli anni ’80, dove Maradona è una divinità, Enrico “Erry” Frattasio trasforma i mixtape che fa per i suoi amici in un impero, grazie all’aiuto dei suoi fratelli Peppe e Angelo. Una clamorosa impresa che cambierà le loro esistenze, reinventerà il concetto di pirateria in Italia e porterà la musica nelle vite di tutti.

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