Sei film di separazione #2, ovvero come fu che Clint Eastwood, partito da Cannes, si ricongiunse con il maestro Enzo Avitabile sulla laguna veneziana.
Primo grado
Nel 2003 al Festival di Cannes viene presentato in concorso Mystic River di Clint Eastwood (e noi c’eravamo). Il film non riceve nessun riconoscimento sulla Croisette, nonostante sia uno dei capolavori del vecchio Clint; riceve però due Oscar, uno per il miglior attore protagonista (Sean Penn, nel ruolo di Jimmy Markum) e l’altro per il migliore attore non protagonista (Tim Robbins, nel ruolo di Dave Boyle). L’altro personaggio centrale del film è il poliziotto Sean Devine, terzo inseparabile amico di infanzia, interpretato da Kevin Bacon.
Secondo grado
Kevin Bacon diventa una star a ventisei anni con il ruolo da protagonista in Footloose di Herbert Ross (1984), film culto per tutti i teenager degli anni Ottanta. Nel film Bacon è Ren McCormack, un ragazzo di Chicago che si traferisce con la madre nella piccola contea di Beaumont; qui un pastore integralista, dopo la morte del figlio in un incidente di ritorno da un concerto, ha proibito l’ascolto della musica leggera, il ballo e le letture considerate inopportune e travianti. Ren, insieme alla figlia del pastore (Lori Singer, di cui si innamora) e all’amico Willard (un indimenticabile Chris Penn), riesce a far ricredere il pastore e a riconquistare la libertà per tutti i ragazzi della contea in un ballo che è ancora nella memoria di tutti i quarantenni di oggi.
Terzo grado
Uno dei libri preferiti del ribelle Ren è Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut, lettura naturalmente proibita nella contea di Beaumont per il portato anticonformista, antiamericano e visionario del testo. Il romanzo, che narra le vicende del bizzarro Billy Pilgrim tra la battaglia delle Ardenne, la prigionia e il bombardamento di Dresda, era stato trasposto al cinema da George Roy Hill (il regista di Butch Cassidy e di La stangata, tanto per capirci) nell’omonimo film del 1972.
Quarto quadro
La colonna sonora di Mattatoio n. 5 è firmata niente meno che dall’inarrivabile Glenn Gould, che nel film eseguiva, naturalmente, anche brani di musiche da Johann Sebastian Bach, come il Concerto n. 5 in fa minore per clavicembalo e orchestra, BWV 1056. La vita del compositore e musicista canadese è stata raccontata in 32 piccoli film su Glenn Gould (1993) di François Girard, un curioso film biografico che mescolando documentario, finzione, animazione e interviste mette insieme 32 piccoli episodi della sua eccentrica vita.
Quinto grado
Uno dei più famosi ascoltatori cinematografici di Gould, e in particolare delle sue inimitabili esecuzioni delle Variazioni Goldberg, entrate nell’immaginario comune a prescindere dal livello di conoscenza della musica di Bach, è il dottor Hannibal Lecter di Il silenzio degli innocenti (1991). In uno dei suoi confronti con Clarice (Jodie Foster), si sentono risuonare le soavi note in sottofondo (se suonate da Gould, o meno, è tema controverso).
Sesto grado
Il silenzio degli innocenti vince ben cinque Oscar – tutti i più importanti – tra cui, naturalmente, quello per la migliore regia a Jonathan Demme. Oltre ai tanti notissimi film di fiction, Demme è anche autore di importanti documentari, alcuni dei quali d’argomento musicale. Dopo i due film dedicati a Nei Young (nel 2006 e nel 2009), Demme gira nel 2012 un magnifico documentario sul maestro Enzo Avitabile, polistrumentista e compositore dal carisma unico e dalla vita mirabolante. Enzo Avitabile Music Life, che viene presentato nello stesso alla a Venezia (e noi c’eravamo).