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La 42a edizione di Bergamo Film Meeting, che si svolgerà dal 9 al 17 marzo 2024, offrirà un programma denso e variegato che conferma l’incessante lavoro di ricerca per mettere a confronto le tendenze più innovative del cinema contemporaneo con gli stili, i generi e gli autori del passato.

Per nove giorni, con 160 film tra corti e lungometraggi, Bergamo Film Meeting sarà il crocevia del cinema internazionale, proponendo ospiti, incontri, eventi speciali, masterclass, percorsi di visione per le scuole e numerose iniziative che consentono di spaziare tra le infinite contaminazioni del cinema con l’arte, la letteratura, la musica e i fumetti.

Il programma di BFM 42 si aprirà con Gary Lucas plays L'angelo sterminatore: il celebre chitarrista, che nella sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di John Cale, Lou Reed, Iggy Pop, Patty Smith, Chris Cornell e Nick Cave, sonorizzerà dal vivo, in anteprima in Italia, il cult di Luis Buñuel, nella serata di venerdì 8 marzo (ore 21, Ex Chiesa Sant'Agostino).

Sabato 9 marzo partirà il programma di proiezioni che prevede 2 sezioni competitive - la Mostra Concorso dedicata ai lungometraggi di finzione, e Visti da Vicino riservata ai documentari.

La Mostra Concorso presenta 7 opere inedite in Italia, caratterizzate dall’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità. I film selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori lavori della sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico, mentre la giuria internazionale - quest'anno composta da Michelangelo Frammartino (regista), Vaida Kazlauskaitė (project coordinator European Film Forum Scanorama - Vilnius) e Paola Raiman (critica cinematografica e selezionatrice per Entrevues Belfort Film Festival) - assegnerà il Premio per la migliore regia. Sono 14 invece i film documentari in concorso nella sezione Visti da Vicino – anch'essi provenienti dal panorama internazionale e inediti in Italia - nei quali lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtà, dimostrandosi capace di cogliere e sintetizzare il visibile e l’invisibile, di raccontare un tema, un luogo, un personaggio “da vicino”, con intensità e partecipazione. Due i premi che verranno attribuiti ai documentari: il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo – Sezione Visti da Vicino, e il Premio della Giuria CGIL - La Sortie de l'Usine, conferito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro.

Non potevano mancare le celebri retrospettive, da sempre uno dei punti di forza di BFM, che in questa sua 42a edizione omaggiano due maestri indiscussi del cinema francese: Éric Rohmer (1920 – 2010), regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico tra i protagonisti della stagione della Nouvelle Vague, a cui è destinata un'ampia panoramica che prevede la proiezione di piu di 20 opere incluse quelle appartenenti ai cicli Racconti morali, Commedie e proverbi, Racconti delle quattro stagioni; e Sacha Guitry (1885-1957), personalità tra le più affascinanti e versatili del teatro e del cinema francese del Novecento, del quale si presenta una corposa retrospettiva con alcuni dei capolavori firmati dall’attore, regista, sceneggiatore, scrittore e drammaturgo - vedi Bonne chance! (1935), Il romanzo di un baro (Le roman d’un tricheur, 1936) e Ho ucciso mia moglie (La poison, 1951).

Come da tradizione il Festival propone la sezione Europe, Now! dedicata al nuovo cinema europeo contemporaneo, con le personali di tre registi da scoprire, Frederikke Aspöck (Danimarca), Lukas Moodysson (Svezia) e Metod Pevec (Slovenia), che si affianca a una selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al Cilect – realizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, e a Europe, Now! Film Industry Meetings (12 - 13 marzo), le due giornate rivolte ai professionisti di settore.

Torna anche la sezione sul Cinema d'Animazione che quest’anno è intitolata Gerações X\Y e guarda alle tendenze della nuova generazione della scena dell'animazione autoriale portoghese attraverso le filmografie complete di Laura Gonçalves, Alexandra Ramires, David Doutel e Vasco Sá, Marta Monteiro, João Gonzalez.

Imperdibile il Kino Club, programma interamente pensato per gli alunni degli istituti scolastici e gli insegnanti accompagnatori, di cui si segnala il Pinocchio di Giulio Antamoro - prima trasposizione cinematografica del romanzo di Collodi – e Lobo e Cão (Wolf and Dog) di Cláudia Varejão, in collaborazione con Festival ORLANDO.

Non poteva mancare il classico passaggio di testimone con Bergamo Jazz che prevede la proiezione di Sait-on Jamais… (Un colpo da due miliardi, 1957) di Roger Vadim, con la colonna sonora composta dal pianista statunitense John Lewis ed eseguita insieme al Modern Jazz Quartet, e la sonorizzazione dal vivo di Ich möchte kein Mann sein (Non vorrei essere un uomo, 1918) di Ernst Lubitsch, ad opera del pianista e tastierista Massimo Colombo.

E ancora Émile Cohl – Volume II, una selezione di dieci corti scelti tra la sostanziosa filmografia dall’autore accompagnati dalle chitarre classiche di Julien Coulon e Xavier Courtet, da una partitura di Erik Satie; la Fantamaratona, appuntamento con la maratona notturna sci-fi e horror di BFM, che ci porta al 1960 con Beyond The Time Barrier di Edgar G. Ulmer, storia fantascientifica ambientata nel 2024 e basata sul viaggio nel tempo, e che al contempo celebra i 50 anni dall’uscita in sala di Non aprite quella porta, capolavoro intramontabile di Tobe Hooper; il piccolo omaggio composto da quattro film all'attore americano Walter Matthau, testimonial della campagna Support 2024 dell'Associazione Bergamo Film Meeting Onlus (Hello, Dolly!,1969; A New Leaf/È ricca, la sposo e l’ammazzo, 1971; The Front Page/Prima pagina, 1974 e The Odd Couple/La strana coppia, 1966); l’arte contemporanea con la sezione Incontri: Cinema e Arte Contemporanea, che vede protagonista l’artista e filmmaker greca Janis Rafa che sarà a Bergamo con il suo primo lungometraggio Kala Azar (2020); e infine non poteva mancare il Daily Strip, che racconterà la manifestazione attraverso le strisce dei fumettisti Cleo Bissong, Elena Mistrello, Guido Brualdi e Semino Bevilacqua, con la collaborazione di Stefano Togni e Camilla Senni.