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La redazione di VRForum, la nostra nuova rubrica online a cura del progetto ERC AN-ICON della Statale di Milano, segue Venice Immersive 2022, ormai appuntamento fisso per la comunità che gravita intorno ai media immersivi e alla VR in particolare. Venice Immersive (31 agosto – 10 settembre 2022) offre quest’anno un ampio ventaglio di esperienze eterogenee: non solo VR, ma anche XR, video 360 ed installazioni “multimediali”.

Tutta la rassegna si svolge negli ambienti dell’Immersive Island, al Lazzaretto Vecchio, contesto letteralmente “isolante”, adatto agli amanti dell’immersività: lontano dallo sfavillio del red carpet, la comunità della VR trova modo di incontrarsi qui e dialogare, in un’atmosfera rilassata e informale.

Trenta i progetti in concorso, in cui competono esperienze in 6DOF (ossia che consentono all’utente un’ampia libertà di movimento nello spazio), giochi interattivi, video 360 e installazioni. Tra i titoli di maggiore rilievo, segnaliamo il ritorno Céline Tricart con Fight Back, riflessione dal taglio videoludico sulla difesa personale femminile, il meditativo ma altamente interattivo Ascenders di Jonathan Astruc, Tmání (Darkening) di Ondřej Moravecdi, incentrata sulla depressione, Eurydice, Een Afdaling in Oneindigheid (Eurydice, a Descent into Infinity) di Celine Daemen e From The Main Square di Pedro Harres, sofisticata animazione politica.

Parallelamente alla competizione, l’Immersive Island offre anche una selezione del meglio della realtà virtuale degli ultimi anni, come ad esempio il bellissimo documentario d’animazione On the Morning You Wake (To the End of the World), dagli stessi creatori dell’ormai classico Notes on Blindness o Alex Honnold: The Soloist VR di Jonathan Griffith, il documentario 360 sull’alpinista americano già reso celebre da Free Solo.

Sia la competizione che la sezione fuori concorso esplorano anche le possibilità creative della piattaforma social VRChat. Sono infatti presentati cinque mondi in competizione, tra i quali si distingue la performance Typeman di Keisuke Itoh, insieme ad una galleria fuori concorso di 30 ambienti virtuali liberamente esplorabili.

Il programma è poi impreziosito da quotidiani incontri con autori e produttori delle opere esposte, eventi speciali, conferenze e la proiezione speciale fuori concorso del documentario HBO We Met in Virtual Reality di Joe Hunting, interamente “girato”, se così si può dire, su VRChat.

Il Lazzaretto Vecchio si trasformerà insomma durante la Mostra in una versione offline del metaverso, dove generazioni diverse di creatori, esperti e curiosi si incontrano. Non perdetevelo!