L'altra faccia delle lune

L'altra faccia delle lune

Alice uno e due

1947 Monterey, California. Alice Graham, una bella bambina bionda di otto anni, passeggia al tramonto presso la fattoria dove abita con i familiari. Porta in braccio una bambola e, mentre cammina, ascolta attenta la voce di Alice Faye che canta You'll Never Know alla radio. “Ma io la canto meglio di Alice Faye”, afferma, e comincia a cantare a sua volta. Poco dopo la madre la chiama per la cena, e sulla parola “Now” ripetuta e ampliata dall'eco, si interrompe la rievocazione. Lo schermo incorniciato di nero si ingrandisce. 27 anni dopo...

È il commosso omaggio che Martin Scorsese, nel favoloso incipit musicale, un pastelloso ambiente rurale ricostruito stile anni '40, di Alice non abita più qui (1974), dedica ad Alice Faye, e solo questo resta, nella memoria dei più, dell'attrice-cantante, nata in questa data e scomparsa l'8 maggio 1998, ad 86 anni appena compiuti.

Alice Jeane Leppert (questo il suo vero nome), è una giovanissima chorus girl quando esordisce sullo schermo con Il paradiso delle stelle (1934, di George White). Lanciata dalla Fox in una lunga serie di film musicali, nel 1938-39 risulta, a maggior gloria della casa, fra le 10 Money Making Stars. Ma è anche, prima di lasciare il cinema nel 1946 e di dedicarsi alla radio con il secondo marito Phil Harris, ottima interprete di film drammatici: L'incendio di Chicago (1938, di Henry King), La grande strada bianca (1938, di Henry King), Il romanzo di Lillian Russell (1940, di Irving Cummings), Un angelo è caduto (1945, di Otto Preminger).

Il suo nome resta però associato appunto a You'll Never Know, che lei canta per la prima volta nel musical Vecchia San Francisco (1943, di H. Bruce Humberstone), film che vince l'Oscar per la migliore canzone nel 1944. Et tout se tient.